Eni: bilancio 2016 in rosso, ma ci sono segnali di miglioramento

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Eni chiude il bilancio 2016 con il segno meno per 1.464 miliardi di euro, ma comunque in miglioramento rispetto alla perdita di 8.778 miliardi registrata nel 2015. Il quarto trimestre della società si è chiuso con un utile netto di 340 milioni di euro e un dividendo annunciato nella misura di 0.8 euro per azione. Ma andiamo con ordine scoprendo tutti quelli che sono i dati più interessanti del 2016 di Eni.

Eni: i risultati finanziari del 2016

Eni ha chiuso il 2016 in area negativa ma, come accennavamo, con dei numeri sicuramente più incoraggianti rispetto a quelli registrati a fine 2015. La produzione è risultata di 1.76 milioni di barili al giorno su base annua, un dato in perfetta linea stavolta con il precedente esercizio. L’indebitamento finanziario netto del gruppo invece è diminuito portandosi a 14.78 miliardi di euro.

La società ha registrato nel quarto trimestre un utile netto di 340 milioni di euro e un utile netto adjusted pari a 459 milioni di euro, quest’ultimo migliore rispetto alle attese che si erano fatti gli analisti. Sempre nell’ultimo trimestre 2016, l’utile operativo adjusted è risultato essere di 1.286 miliardi di euro a fronte dei precedenti 652 milioni. Per quanto riguarda invece un’analisi portata su scala annuale, l’utile operativo adjusted ha registrato un calo del 48% attestandosi a 2.32 miliardi di euro.

La società ha poi reso noto che la politica di contenimento dei costi portata avanti nell’anno ha permesso di risparmiare la bellezza di 1.7 miliardi di euro. Per quanto riguarda il resto dei dati finanziari 2016, c’è da dire che la generazione di cassa operativa di Eni è risultata di 3.2 miliardi di euro nell’ultimo trimestre dell’anno e di 8.3 miliardi a livello annuale (quindi prendendo in considerazione l’intero 2016).

Per quanto attiene i diversi ambiti di operazione del gruppo, la divisione chimica ha registrato un utile netto adjusted di 419 milioni di euro, mentre il segmento gas and power batte ancora la fiacca con un breakeven strutturale previsto nel corso del 2017 in seguito alle rinegoziazioni dei contratti e al contenimento dei costi di logistica. Nel 2016, inoltre, Eni ha scoperto nuove risorse per un ammontare complessivo pari a 1.1 miliardi di barili.

E poi ci sono i dividendi. Il consiglio di amministrazione del gruppo proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0.8 euro per azione. Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha voluto precisare che il bilancio 2016 va a chiudere un triennio in cui la società da lui presieduta ha saputo portare a termine un importante processo di cambiamento, assicurando sempre e comunque una indubbia solidità patrimoniale.