Mediaset vs Vivendi, parla Berlusconi: “Se ne uscirà solo per vie legali”

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pier silvio berlusconi

Mediaset ha intenzione di risolvere una volta per tutte la questione che si è venuta a creare con Vivendi. Pier Silvio Berlusconi non più dubbi: “Da questa storia se ne esce soltanto con le vie legali: qui siamo e qui rimaniamo, non è una situazione semplice ma mi sembrano più preoccupati loro”. L’amministratore delegato e vicepresidente del colosso di Cologno Monzese, a margine di un incontro tenutosi con gli investitori di Banca Imi, chiarisce ancora una volta la sua visione dei fatti.

Per Pier Silvio, non c’è alcun interesse per quote Telecom come forma di contropartita per un’uscita da Mediaset: “Nell’incontro che ho avuto le scorse settimane con l’ad di Vivendi Arnaud de Puyfontaine richiesto da loro e organizzato per cortesia, ci era stato accennato a una possibile partnership azionaria che coinvolgesse l’asse Tim-Mediaset-Vivendi”. Ma la cosa non interessa.

Relativamente alla scalata che i francesi di Vivendi hanno fatto in Mediaset, Pier Silvio dice di non essere poi così intimorito visto e considerato che Vivendi, oggi secondo socio al 29.9%, si deve comunque confrontare con i voti di Fininvest che detiene pur sempre la maggioranza relativa. Anche alla luce di ciò i francesi non è che possano fare molto in Mediaset, per cui la linea aziendale continuerà a rimanere la stessa: fare della tv commerciale un prodotto generalista con forti contenuti locali in Italia e Spagna, “che sono quelli che generano i grandi ascolti”.

E poi c’è il caso Premium. Nel piano presentato a Londra, il perimetro della pay tv è stato rivoluzionato: diventerà una piattaforma più leggera e aperta anche ad altri operatori, e nel quadro proposto agli investitori “Premium si presenta senza calcio”, sottolinea Berlusconi, che non nega comunque la possibilità di partecipare alle prossime aste sui diritti per la Serie A e per la Champions. Ed è proprio da qui che si partirà per alleggerire Premium: facendo del calcio un qualcosa di importante ma di non più fondamentale, perché “il calcio è fondamentale per chi fa una tv pesante, noi andiamo da un’altra parte”, spiega Pier Silvio.

Al di là di tutto, ciò che resta da capire, per le alte sfere del Biscione, è perché i francesi in un primo momento abbiano cercato e trovato un accordo con Cologno Monzese per disattenderlo pochi giorni dopo: “Davvero non sappiamo il motivo per cui Vivendi abbia firmato un contratto vincolante e blindato per l’acquisto di Premium e poi si sia tirata indietro creandoci tra l’altro un danno enorme: può darsi che fosse il “cavallo di Troia” che è stato ipotizzato”.