Poste Italiane cambia piano strategico: si ritorna al passato

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Secondo alcune indiscrezioni che stanno tentando di fare luce sul nuovo piano industriale di Poste Italiane, il gruppo capitanato dal neo amministratore delegato Matteo Del Fante potrebbe tornare a puntare tutto sullo sviluppo del settore tradizionale. Già, proprio così: dopo essersi specializzate un po’ su vari fronti, dal digitale agli investimenti, di qui a breve le Poste potrebbero tornare ad investire sulla spedizione dei pacchi e più in generale sul settore della corrispondenza. Lo slogan potrebbe essere racchiuso quindi in “più corrispondenza, meno asset management”.

Il nuovo piano industriale di Poste Italiane

Stando a quanto riporta un noto quotidiano economico, il nuovo piano industriale al vaglio del numero uno di Poste, Matteo Del Fante, prevederebbe un minor impegno nell’asset management per puntare molto più sullo sviluppo dei servizi tradizionali dell’azienda, quali appunto la spedizione dei pacchi e la raccolta dei risparmi postali. La scelta di porre un freno ai servizi finanziari, stando a quanto si apprende, deriverebbe dal timore che si possa creare una concorrenza interna rispetto alla raccolta tradizionale di risparmio postale.

Non si sa ancora se la piega che prenderà l’azienda sarà effettivamente questa, ma è chiaro che semmai le voci di stampa dovessero trovare conferma, a quel punto si delineerebbe un piano praticamente contrapposto a quello cavalcato dall’ex ad Francesco Caio, che invece aveva posto al centro della sua missione lo sviluppo dei servizi industriali nel campo dell’asset management.

Infatti fu proprio quello il motivo che spinse Poste all’acquisizione del 10.3% di Anima Holding detenuta, fino ad allora, da Monte dei Paschi di Siena.

Piano industriale di Poste Italiane: la view degli analisti

Ma cosa ne pensano gli esperti di questo possibile cambio di rotta? Gli analisti di Banca Akros non hanno accolto queste anticipazioni in modo favorevole. Il loro atteggiamento è timido, se non proprio sfiduciato, perché un’inversione di marcia sui servizi finanziari potrebbe ripercuotersi negativamente su Anima Holding di cui Poste italiane è non solo azionista ma anche partner nel risparmio gestito.

L’operazione per il conferimento di Banco Poste Sgr ad Anima Holding, in ogni caso, sembra confermata: la conclusione dovrebbe aver luogo entro la fine di questo anno. Il processo, lo ricordiamo, prevede l’emissione di nuove azioni Anima in favore di Poste Italiane che faranno aumentare dal 10.3% al 25% la quota del capitale sociale in possesso dell’azienda.

Per gli analisti, comunque, non ci sarebbero ancora né i tempi né le condizioni per poter fare delle previsioni attendibili sull’intera questione. Equita Sim ha sottolineato infatti che per capire un po’ i termini della faccenda bisognerebbe approfondire il nuovo piano strategico e cercare di capire come questo si rifletterà sui budget di raccolta rispetto alle previsioni attuali.