Uber ora ha un nuovo CEO. Si tratta di Dara Khosrowshahi, ex numero uno di Expedia. Il nuovo “capitano” di Uber eredita una società dall’enorme potenziale, ma ultimamente messa a dura prova dalle leggi dei vari paesi che di fatto stanno cercando di ostacolarne il funzionamento.
Uber quindi non ha alcuna intenzione di stare a perdere tempo: con il passaggio di consegne ai vertici si è cominciato già a parlare di prospettive dell’IPO della società, tanto è vero che rivolgendosi ai dipendenti durante una riunione aziendale, Khosrowshahi ha affermato molto chiaramente che Uber potrebbe effettuare una IPO a Wall Street anche tra un anno e mezzo.
Questo processo potrebbe tuttavia prolungarsi a 36 mesi, ma la tempistica per ora non è il vero nocciolo della questione: l’aspetto che più interessa osservatori e investitori è che Uber si stia cominciando a preparare in vista di una IPO che, a questo punto, avverrà tra il 2019 e il 2020.
Uber, passaggio di consegne ai vertici: chi è Dara Khosrowshahi
Esattamente come ha avuto modo di dimostrare in Expedia, Dara Khosrowshahi porta anche in Uber la sua energia e la sua vena imprenditoriale. Anche per questo è stato sostituito all’ex CEO e fondatore della società Travis Kalanick.
Quest’ultimo, californiano doc, è stato uno dei pochi protagonisti della Silicon Valley a sostenere chiaramente la candidatura di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti d’America. Kalanick ha mollato la guida della compagnia proprio per questo, cioè per questo suo endorsement che non è piaciuto affatto ai clienti (o potenziali tali) di Uber; specie in California, che come è noto rappresenta una vera roccaforte dei democratici.
E il paradosso vuole che il nuovo CEO di Uber sia proprio un iraniano e quindi un anti-Trump per eccellenza (del resto sono noti gli attriti tra Trump e l’Iran). Khosrowshahi, 48 anni, è un rifugiato scappato dall’Iran a seguito della rivoluzione islamica che nel 1979 ha letteralmente cambiato il Paese. E qui in America si è quindi ricostruito una sua vita e una sua carriera, incontrando un successo enorme in qualità di imprenditore. Prima di approdare a Uber, infatti, Khosrowshahi è stato anche alla guida di Expedia, il noto sito per la prenotazione di voli, alberghi e pacchetti vacanze.
Dara Khosrowshahi è riuscito ad avere la meglio su altri candidati di grande autorevolezza: per Uber, infatti, si erano anche fatti i nomi di Jeff Immelt, numero uno di General Electric, e di Meg Whitman, leader di Hewlett Packard.