Unicredit, fusione Fineco-Generali: a che punto siamo?

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Il progetto di fusione tra Fineco e Generali sembra non riuscire a trovare pace. Le azioni Unicredit registrano intanto una delle performance migliori di tutto il FTSE MIB, mentre gli ultimi rumor hanno confermato le indiscrezioni che nei giorni scorsi parlavano di un’offerta da 4 miliardi avanzata da Amundi per l’acquisizione di Pioneer. Ma a parte queste buone prospettive, della fusione Fineco-Generali cosa sappiamo?

Tempo fa l’ipotesi di fusione tra queste due realtà sembrava fosse naufragata a causa delle dichiarazioni portate alla ribalta da Alberto Minali, Cfo dell’istituto di Trieste, che aveva posto dei paletti non indifferenti per la riuscita dell’operazione. Allo stato attuale, però, l’ipotesi che sta andando per la maggiore è quella che dimostra un approccio un po’ più ottimistico: di fusione infatti se ne è tornato a parlare sulle pagine di Milano Finanza.

Fusione Fineco-Generali: si farà o non si farà?

Poco tempo fa Alberto Minali, direttore generale e Cfo di Generali Assicurazioni, aveva ribadito che il progetto di fusione della compagnia da lui presieduta con FinecoBank avrebbe dovuto essere considerato a dir poco improbabile per tutta una serie di motivi. I mercati però continuavano a crederci, e complice anche le offerte pervenute su Pioneer, fatto sta che da un po’ di giorni a questa parte le azioni di Unicredit stanno imboccando una rotta positiva in Borsa.

L’operazione, infatti, potrebbe compiere qualche passo in avanti grazie agli ottimi rapporti che si stanno tessendo tra l’amministratore delegato di Unicredit Mustier e l’amministratore delegato di Generali Philippe Donnet. A gettare ulteriore speranza nel merito ci aveva pensato anche lo stesso Minali, che nella XV edizione della Insurance Day di Milano Finanza aveva sottolineato senza tanti giri di parole come “una fusione tra Generali e FinecoBank sarebbe una cosa davvero molto bella, perché sono due banche ben gestite e perfettamente integrabili tra loro”.

Come accennavamo poc’anzi, a mettere buone parole sul progetto di fusione è stata Milano Finanza, che sulle sue pagine scrive di un interesse verso questa operazione che non sarebbe venuto a diminuire né da una parte e tanto meno dall’altra; anzi, secondo il quotidiano, Banca Generali avrebbe preso in mano le carte e pur essendo interessata ad approfondire la questione pare abbia preferito non farsi avanti per via dell’enorme distanza in corso tra prezzo richiesto e prezzo ipotizzato. E in effetti è proprio il prezzo il principale elemento di discussione che sta allungando i termini della questione.

Secondo gli analisti i Reuters, Unicredit dovrebbe incassare dalla vendita di Fineco una cifra stimata attorno ai 2.5 miliardi di euro, mentre invece sembra che da quel di Generali non ci sia la volontà di mettere sul piatto più di 2 miliardi di euro. Ci sarebbero insomma 500 milioni di euro destinati a rimanere “fuori mano”: se Unicredit si dirà disposta a rinunciarvi o se Generali deciderà di metterseli sulle sue spalle, l’operazione di fusione subirà in quel caso una netta accelerata.