Agenzia delle Entrate, missive in arrivo. Ma è una truffa!

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I tentativi di truffa a danno dei cittadini continuano imperterriti, e ancora una volta l’Agenzia delle Entrate si ritrova costretta a diramare un comunicato volto a fare un po’ di chiarezza. Da qualche giorno a questa parte, molti cittadini, soprattutto del Lazio, si stanno vedendo recapitare una lettera che è simile in tutto e per tutto a quelle che l’Agenzia delle Entrate fa recapitare ai contribuenti italiani. Il contenuto di queste lettere è tanto banale quanto scontato: le false lettere dell’Agenzia delle Entrate chiedono ai cittadini di saldare un debito che hanno stipulato con l’amministrazione pubblica, e che è sorto in seguito a un controllo fiscale effettuato dalla stessa Agenzia.

Lettera dall’Agenzia delle Entrate: è una truffa! Come riconoscerla e come difendersi

Nel comunicato, l’Agenzia delle Entrate precisa che nei giorni scorsi alcuni cittadini del Lazio si sono visti recapitare una falsa lettera di richiesta di informazioni in merito a delle presunte irregolarità fiscali. All’interno di queste missiva – che nella forma si presenta estremamente simile a quella “ufficiale” – viene riportato anche il logo dell’Agenzia delle Entrate e la firma di un (falso) dirigente responsabile. La truffa ha luogo quando al contribuente viene chiesto di regolarizzare la propria posizione debitoria tramite il pagamento di una somma pari almeno a 4.000 euro, pagamento da effettuare a favore di un conto corrente intestato a una “società di fiducia dell’Agenzia delle Entrate”.

Ma come si fa a capire che si tratta di una truffa? Il metodo più semplice e immediato sta proprio nella modalità di pagamento richiesta, visto che l’Agenzia delle Entrate – quella vera – non ha mai chiesto né mai chiederà di sanare una posizione tributaria inviando un pagamento a mezzo bonifico. Il meccanismo interno all’Agenzia delle Entrate, semmai, prevede che i pagamenti a suo favore vengano effettuati solo ed esclusivamente mediante dei modelli F23 o F24 che sono gli unici certificati, sicuri e autorizzati per il saldo delle cartelle.

Chi dovesse avere ricevuto lettere di questo genere farebbe bene prima di tutto a non effettuare alcun pagamento, ed in secondo luogo sarebbe il caso si rivolgesse alle forze dell’ordine per avanzare una denuncia per tentativo di truffa. Le autorità stanno comunque indagando sulla questione per cercare di estirpare un fenomeno che potrebbe far cadere nella sua trappola soprattutto le persone più ingenue, come per esempio gli anziani che non usano Internet per informarsi.