Rapporto Coop 2016: ecco la fotografia dell’Italia

0
coop

Coop, grande gruppo cooperativo racconta i comportamenti e i consumi degli italiani del nostro tempo nel suo rapporto 2016. Vediamo la fotografia dell’Italia.

Ovviamente per l’Italia la ripresa è lenta, dal rapporto abbiamo l’immagine di un paese ancora in ripresa, che fa fatica a ricominciare.

 

Il Pil è in crescita appena dello 0,6% (stimato a un +0,9% nel 2017),  i consumi si attestano timidamente su un +1,1%, i prezzi sono fermi da tre anni. La spesa delle famiglie non cresce: cala quella per alimenti e bevande, per le comunicazioni, per mobili, elettrodomestici, abbigliamento e calzature, crescono solo le spese per alberghi e ristoranti e abitazioni e utenze. Il tasso di risparmio delle famiglie si è ridotto di 3 punti percentuale ed è ancora la casa ad assorbire più di un terzo della spesa delle famiglie.

Il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro in Italia sembra essere un privilegio di pochi: il 97% degli italiani ha visto il suo reddito bloccarsi o stabilizzarsi al massimo tra il 2004 e il 2014. Ne risulta un divario tra generazioni sempre maggiore, il potere d’acquisto è sempre più nelle mani degli over 65, coloro che godono della pensione e di un’abitazione di proprietà, diritti che le nuove generazioni perderanno.

I nati tra il 1980 e il 1995 sono coloro che subiscono gli effetti peggiori degli otto anni di crisi. Il tasso di disoccupazione in questa fascia d’età è pari al 37,6%, il tasso di infelicità è al 78% e l’81% di essi si sente ignorato dalla politica.

L’altro lato della medaglia però vede gli italiani più consapevoli e responsabili, disinnamorati della politica hanno scoperto altri valori e priorità. Sempre più attenti alla sostenibilità dei loro comportamenti, leggono con attenzione le etichette dei prodotti che acquistano, sono i primi nella raccolta differenziata e considerano amorale vestirsi con pelli, pellicce e piume.

Comprano prodotti biologici ed ecosostenibili per la casa e per la cura del corpo, preferiscono acquistare di seconda mano e sono tra i cittadini europei che producono meno sprechi alimentari. Utilizzano auto ibride e biciclette elettriche e nel Nord Italia è boom per bike e car sharing.

Gli italiani inoltre hanno cambiato i propri comportamenti alimentari: mangiano meno, magiano cibi light e hanno uno stile alimentare “clean”, in quanto cercano di seguire uno stile alimentare e di vita sano. La carne in calo, mentre aumenta la spesa di pesce, frutta e frutta secca. Aumentano anche i superfood, quali zenzero, quinoa, curcuma, the verde, nonchè i cibi senza lattosio, senza sale, senza glutine, ecc. e il settore bio che ormai ha assunto dimensioni di massa.

I consumatori cercano la qualità e guardano meno al prezzo. Aumentano i cibi etnici in dispensa, i piatti pronti e i cibi del segmento luxury quali capsule di caffè espresso. Pertanto, le offerte 3×2 e i prodotti “meno caro” attirano meno il consumatore moderno.

Per quanto concerne la tecnologia, sono 15 milioni gli smartphone venduti nell’ultimo anno e gli italiani sotto i 50 anni lo usano tutti i giorni, il 23% lo utilizza anche per pagamenti e ecommerce. Il web ha aiutato le famiglie a risparmiare: negli ultimi tre anni infatti i maggiori quotidiai italiani hanno perso una copia ogni 3, le vacanze si fanno per il 37% in case vacanza prenotate in rete e WhatsApp ha sostituito gli sms, a danno dei profitti delle compagnie telefoniche.

Alle imprese pertanto non resta che adattarsi e in fretta, innovando i propri prodotti. Gli italiani infatti amano la sperimentazione e la novità.