Bitcoin, sfondati i 2.000 dollari: investire in Bitcoin conviene!

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I Bitcoin, la criptovaluta più famosa del mondo, ora come ora valgono la bellezza di 2.000 dollari l’uno, con una capitalizzazione di mercato che ha così raggiunto i 32.92 miliardi di dollari.

Investire in Bitcoin conviene: il loro valore cresce sempre più!

Sono numeri da capogiro quelli che stanno circolando in questi giorni, sia perché testimoniano l’enorme apprezzamento di questa valuta e sia perché ci mettono di fronte a una realtà indissolubile: d’ora in avanti i Bitcoin, e se vogliamo tutte le criptovalute in senso lato, diverranno un qualcosa di cui occorrerà prendere atto. Dopo aver sfondato il muro dei 2.000 dollari, infatti, gli analisti ormai si aspettano che i Bitcoin raggiungeranno, tra l’altro senza troppe difficoltà, la soglia dei 10.000 dollari di valore.

I Bitcoin hanno giocato al rialzo sin dal loro esordio. Il momento in cui hanno cominciato ad intimorire gli osservatori, però, è arrivato nel 2013, quando il loro valore salì sopra i 1.000 dollari. In quel caso a spingere l’apprezzamento ci fu una combinazione ideale di fattori, tra cui l’implosione dell’exchange Mount Gox, il sostegno da parte di numerose istituzioni finanziarie al progetto di una moneta completamente digitale e la stabilità generale ottenuta grazie alla regolamentazione in Cina.

Eppure, se in quel caso l’apprezzamento fu conseguenza di una serie di fattori ideali che si incontrarono nello stesso periodo, il raggiungimento dei 2.000 dollari racconta una realtà diversa. E cioè che i Bitcoin, oggi come oggi, vanno forte in quanto tali. Vanno forte perché rappresentano la criptovaluta più autorevole e affidabile del momento.

Criptovalute in ascesa: il mondo sta cambiando?

Per la verità è proprio il mondo delle monete digitali a vivere un momento idilliaco. Oltre ai Bitcoin, infatti, anche Ripple, la moneta centralizzata che mira a diventare unità di protocollo regolamentare per le banche mondiali, è salita di oltre 10 posizioni (o del 1000%) in neanche un mese di tempo. Ripple è proprio per questo la seconda criptovaluta più preziosa in circolazione.

Stesso discorso per Ethereum, una valuta virtuale progettata per funzionare come fosse una piattaforma di calcolo basata su blockchain dedicata agli sviluppatori, che ora viene scambiata a 130 dollari potendo contare al tempo stesso su una capitalizzazione di poco meno di 12 miliardi.

La conseguenza di questi aumenti è che è il Bitcoin, pur nel suo enorme successo, vuoi o non vuoi ha perso qualche posizione nella classifica delle criptovalute più utilizzate nel mondo: oggi il mercato dei Bitcoin rappresenta il 47% del totale delle criptovalute, mentre fino a pochi mesi fa il suo market share batteva quota 80%. Il che significa che anche in questo settore si sta instaurando un po’ di sana e apprezzabile concorrenza.