Fed verso rialzo dei tassi: borse deboli prima del discorso di Janet Yellen

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janet yellen

Le borse europee rimangono deboli in attesa di conoscere quanto Janet Yellen dichiarerà a Jackson Hole, o meglio, in attesa di capire se la Federal Reserve americana deciderà o meno di alzare i tassi di interesse.

Negli ultimi giorni erano emerse intenzioni differenti dai vari dirigenti della banca centrale statunitense, per cui la situazione rimane ancora tutta un po’ da chiarire. A far incrementare le chances di un rialzo dei tassi di interesse sono state alcune dichiarazioni di esponenti di spicco della Fed: Esther George, volto di punta della Fed di Kansas City, ha rilanciato un appello per riportare in alto i tassi; a farle eco c’è stato anche il collega di Dallas Robert Kaplan, il quale ha più volte ribadito come stiano maturando le condizioni per arrivare a una stretta. Ma c’è anche uno schieramento più scettico con cui bisognerà fare i conti, e questo schieramento pare proprio sia capitanato dalla stessa numero uno Yellen.

Borse deboli: c’è attesa per il discorso della Yellen

Questa ambivalenza ha causato apprensione nei mercati, e anche stamane i listini europei non hanno fatto altro che accusare il colpo di tanta incertezza: Milano ha aperto la seduta odierna cedendo lo 0.7%, mentre Francoforte, Londra e Parigi sono rimaste sostanzialmente invariate.

Per quanto riguarda i mercati finanziari, Piazza Affari è rimasta debole anche e soprattutto per via del caso Mediaset-Vivendi che proprio nelle ultime ore ha raggiunto una sorta di punto di non ritorno: il Biscione ha ufficialmente trascinato il caso in Tribunale, chiedendo che Vivendi sborsi 50 milioni di euro per ogni mese lasciato trascorrere senza che venga onorato il contratto di partnership stipulato lo scorso aprile. Nel frattempo lo spread Btp-Bund a 10 anni rimane stabile a 120 punti di avvio, con un rendimento percentuale dell’1.13%. Buono il trend dell’euro, che in attesa di un pronunciamento della Fed sui tassi di interesse continua tuttora a prendere quota arrivando a toccare un cambio di 1.1304 dollari contro i 1.1281 con cui è stata chiusa la seduta di ieri sera.

Il segno meno, in ogni caso, si muove anche oltre i confini europei. La Borsa di Tokyo ha chiuso infatti in calo perdendo l’1.17%, mentre Wall Street continua a rimanere assai debole nonostante il sopraggiungere di buoni dati macro (in effetti questa buona notizia sul fronte economico potrebbe indurre la Fed a rialzare i tassi di interesse, ed è per questo che i mercati preferiscono comunque tenersi prudenti).