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Quotazione Argento, analisi sul prezzo al 10 aprile 2018

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Quotazione Argento, analisi sul prezzo al 10 aprile 2018

Nella nostra precedente analisi tecnica del 22 marzo 2018 evidenziavamo che la quotazione dell’argento su base daily si stava muovendo in una fase laterale che ha come resistenza statica area 18,66$ e come supporto statico area 15,34$ (linee rosse). Avevamo aggiunto che le fasi laterali sono fasi molto importanti di mercato che precedono movimenti direzionali e nelle quali compratori e venditori si eguagliano. Tale fase laterale, inoltre, è molto ampia e volatile. Avevamo aggiunto dicendo che la direzione di un’eventuale fuoriuscita definitiva del range avrebbe dettato con buone probabilità il futuro movimento dei prezzi. Quando scrivevamo tutto ciò eravamo sulla candela evidenziata con il cerchio arancione a quota 16,48$.

Quotazione Argento, analisi sul prezzo al 10 aprile 2018

Cosa è successo successivamente? La quotazione dell’argento si è continuata a muovere all’interno del range che avevamo individuato, senza far registrare forti escursioni.

Quotazione Argento, analisi sul prezzo al 10 aprile 2018

Da un punto di vista di brevissimo termine, analizzando l’argento per mezzo di un grafico orario, possiamo osservare la presenza di una resistenza dinamica discendente (linea viola) che è stata rotta al rialzo (freccia arancione). Tale trendline, inoltre, successivamente ha subito dei millimetrici pullback (cerchi arancioni). La resistenza dinamica è divenuta così supporto dinamico. Sempre su base oraria, osserviamo, infine, la presenza di tre minimi crescenti (frecce viola) segnale di una possibile inversione in corso.

Cosa aspettarsi per il futuro su questa materia prima? A nostro avviso, nel brevissimo termine il prezzi dell’argento potrebbero ancora avere spazio per salire e far registrare nuovi allunghi. Tuttavia è opportuno fare molta attenzione al money management e all’uso degli stop loss in quanto le quotazioni dell’argento sono molto volatili.

Nel momento della scrittura la materia prima argento batte quota 16,47$. L’argento è disponibile per il trading CFD sulla piattaforma Plus500.

[plus_chart chart=”XAG”]

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento.

Annunciato Antminer E3, un prodotto per il mining di Ethereum

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Ethereum, oggi il rating di Weiss

L’azienda cinese Bitmain ha annunciato Antminer E3, un prodotto pensato appositamente per il mining di Ethereum.
Secondo le ultime indiscrezioni Antminer E3 potrebbe essere uno strumento che permetterà di alleviare la domanda sul mercato delle GPU facendo registrare una sensibile diminuzione dei prezzi attuali. Insomma questo prodotto potrebbe realmente modificare completamente quello che è il mercato del mining di Ethereum.

[plus_chart chart=”ETHUSD”]

Situazione attuale

Come molti sapranno fino a qualche anno fa era possibile minare Bitcoin direttamente dal pc di casa. Successivamente sono stati introdotti gli ASIC i quali, a differenza delle GPU tradizionali, hanno come unico scopo quello di estrarre moneta virtuale con un’efficienza quindi di molto maggiore.
Tuttavia, poiché Ethereum è differente dal Bitcoin in quanto costruito su un blockchain con un ledger immutabile, con un numero di monete limitato e in quanto si affida a memorie molto veloci è sempre stato “inefficace agli ASIC” i quali non presentano memorie allo stesso livello.

Nonostante Bitmain non abbia svelato ancora dettagli riguardo Antimner E3 è lecito pensare che gli sviluppatori siano stati in grado di risolvere proprio tali problemi legati alla memoria rendendo presto le GPU obsolete per Ethereum.

Prestazioni

Secondo quanto dichiarato da Bitmain, Antimner E3 dovrebbe offrire prestazioni di mining pari a 180 MH/s con un consumo di 800 watt, di sicuro un qualcosa di mai visto prima proprio in termini di prestazioni legate al mining.
Anche il prezzo appare competitivo in quanto Bitmain richiede 800 dollari per ogni unità e, se si considera che per ottenere le stesse prestazioni con le GPU si necessiterebbe di sei GTX 1080 o di nove GTX 1060, il prezzo si aggirerebbe tra i 4000 ed i 6000 dollari.

A quanto pare quindi Antimner E3 potrebbe rappresentare davvero una rivoluzione per il mining di Ethereum. A conferma di questo ci sono alcuni dati che rivelano già il completo esaurimento delle prime unità disponibili nel giro di poche ore.

Soros investe in Bitcoin: perché proprio ora?

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Soros ha deciso di investire in criptovalute

Sicuramente una personalità importante George Soros non ha mai risparmiato nessuno con la sua “lingua tagliente”. Solo lo scorso 28 Gennaio infatti aveva letteralmente dato spettacolo lanciando affondi a Facebook, definito ormai finito, a Google elogiando l’azione dell’antitrust e soprattutto alla moneta virtuale più famosa di tutte il Bitcoin, il quale era stato definito “tutta fuffa, in quanto troppo volatile”.

Proprio in virtù di queste dichiarazioni e del fatto che da allora il Bitcoin abbia perso circa il 41% del suo valore, appare sensazionale il fatto che proprio Soros abbia deciso di investire in criptovalute. Questa notizia ha contribuito a far rialzare il prezzo del bitcoin, ritornato nelle ultime ore ben sopra quota 7000 dollari.

[plus_chart chart=”BTCUSD”]

Inversione di tendenza

Il fatto che Soros abbia deciso di investire in criptovalute sembra essere davvero qualcosa di fuori dal mondo. Di certo rispetto alle sue dichiarazioni questa sembra essere una marcia indietro davvero importante soprattutto considerando il fatto che in questo periodo l’entusiasmo nei confronti delle criptovalute si sia decisamente raffreddato rispetto all’anno scorso.

A quanto pare però l’87enne, il quale dirige la Soros Found Management dal valore di circa 26 miliardi di dollari, ha ottenuto il permesso anche dalla famiglia per investire cifre importanti proprio in criptovalute .

Come agirà

Secondo alcune indiscrezioni Soros valuterà insieme ad un team in quali criptovalute investire e con quali capitali attraverso analisi di mercato ben specifiche.
Come detto le criptovalute in generale hanno perso un po’ il loro valore nel corso dell’ultimo periodo anche se a quanto pare presentano un margine speculativo ancora molto interessante per gli investitori.

Non è ancora chiaro per quale motivo Soros abbia deciso di investire proprio in questo “momento storico”. Secondo alcuni  il magnate avrebbe individuato proprio in questo momento di calma apparente un ottimo periodo per ottenere margini di guadagno,  per altri si tratterebbe solo di una mossa speculativa che non porterebbe nulla di buono al mondo delle criptovalute .

FTSE MIB, arriva il breakout di area 22.850 punti

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FTSE MIB, arriva il breakout di area 22.850 punti

Nella nostra precedente analisi tecnica del 04 aprile 2018 evidenziavamo che le quotazioni del nostro indice Ftse Mib dopo averci provato più volte (frecce viola), non avevano breakkato al rialzo l’importante area che avevamo individuato (linea arancione orizzontale) ed avevano compiuto un’altra leggera correzione che si era arrestato ancora una volta sulla media mobile esponenziale a 200 periodi che fungeva da solido supporto (cerchi blu). Avevamo concluso dicendo che, a nostro parere, un eventuale breakout definitivo di area 22.851 punti avrebbe potuto accompagnare le quotazioni del Ftse Mib verso l’alto e che una continuazione del ritracciamento era poco probabile. Quando scrivevamo tutto ciò eravamo sulla candela evidenziata con il cerchio arancione a quota 22.321 punti.

FTSE MIB, arriva il breakout di area 22.850 punti

Cosa è successo successivamente? I prezzi dell’indice Ftse Mib hanno violato al rialzo la barriera statica che avevamo individuato posta in area 22.850 punti. Ciò ha spinto le quotazioni verso l’alto e contestualmente i nostri indicatori si sono portati quasi tutti in area positiva.

FTSE MIB, arriva il breakout di area 22.850 punti

Da un punto di vista di brevissimo termine, analizzando il grafico per mezzo di un grafico orario, possiamo osservare l’apertura di un gap (freccia arancione) che i prezzi hanno fatto registrare in area 22.600 punti. Notiamo, inoltre, che tale apertura in gap ha accompagnato la rottura al rialzo di tutte le medie mobili esponenziali. I nostri indicatori su questo time frame sono tutti in area positiva.

Cosa aspettarsi per il futuro? A nostro parere, le quotazioni dell’indice domestico Ftse Mib hanno ancora spazio per salire e far registrare nuovi allunghi. Il rialzo, tuttavia, sarà lento e graduale.

Nel momento in cui scriviamo l’indice Ftse Mib batte quota 23.105 punti. L’indice FTSE MIB è disponibile per la negoziazione sulla piattaforma di trading CFD di Markets.com.

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento.

Ricordiamo, infine, che il Ftse Mib come tutti gli indici è un paniere che rappresenta la media ponderata delle quotazioni di una serie di azioni.

Pagare in Bitcoin, con uno smartphone si potrà

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Con Finney si potrà pagare in Bitcoin via smartphone

Le cryptovalute ed in particolare il Bitcoin sono senza dubbio uno degli argomenti maggiormente diffusi del nostro tempo. A quanto pare il gigante Foxconn ha deciso di prendere la palla al balzo per dare la possibilità a chiunque di sfruttare tutte le potenzialità di questa moneta virtuale. Grazie ad una campagna sono stati raccolti più da Sirin Las, consociata di Foxconn, più di 220 milioni di dollari per dar vita al primo smartphone in grado di pagare in Bitcoin.

Reale utilità

Finney è senza dubbio uno strumento pensato per rendere molto più accessibile il Bitcoin e per permettere a chiunque di poterlo sfruttare al meglio. La moneta virtuale infatti è ormai scambiata ed acquistata da milioni di utenti in tutto il mondo anche se, attualmente, non esiste ancora un modo semplice e rapido per poterla effettivamente utilizzare.

Il funzionamento di Finney è molto semplice: lo smartphone sarà in grado di immagazzinare dati relativi il proprio portafoglio di Bitcoin sfruttando sistemi già approvati quali la scansione dell’iride e il riconoscimento dell’impronta digitale.
A quanto pare inoltre Sirin sarebbe già in contatto con diverse case produttrici di smartphone, tra cui Huawei, per rendere questo software disponibile per tutti.

Specifiche e uscita

Sirin ha messo a disposizione sul suo sito le specifiche di Finney. In particolare avrà un display da 5.5 pollici, 64 GB di memoria, 6 GB di Ram e due fotocamere da 12 e 13 Megapixel ad un prezzo complessivo di $999.

Secondo quanto dichiarato dagli sviluppatori il nuovo smartphone in grado di eseguire pagamenti in Bitcoin uscirà in 8 nuovi negozi dislocati per lo più in Paesi nei quali l’utilizzo di cryptomonete è molto diffuso come la Turchia e il Vietnam.

A quanto pare sarebbero già 25.000 le unità preordinate mentre per il primo lancio si potrebbe arrivare anche al milione di unità.

 

Trade War colpisce ancora: giù le Borse europee

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Trump rincara la dose per la Trade War in atto con la Cina

La trade war ovvero la guerra commerciale prosegue e continua a “mietere vittime”. Donald Trump non ha mollato e, anzi, proprio stamane ha deciso di alzare ancora le tariffe ordinando di trovare beni aggiuntivi per un valore degli scambi pari a 100 miliardi di dollari.

Nonostante ciò la Cina non si arrende e anzi ha dichiarato di essere pronta ad andare fino in fondo a qualsiasi prezzo in questa guerra commerciale. I listini asiatici chiudono però in perdita così come quelli europei mentre i future su Wall Street sono in rosso.

[plus_chart chart=”ES”]

Euro e Europa, tra macro e due fuochi della Trade War

La situazione in Europa non è delle migliori con la Germania che a febbraio a mostrato un calo dell’1,6% rispetto a gennaio per ciò che riguarda la produzione industriale.
Un risultato deludente per gli analisti che avevano previsto un aumento su base annua almeno del 4,4%.

Anche l’Euro ha assistito ad una partenza non proprio sprint. La moneta infatti passa di mano a 1,2230 dollari e a 131,26 yen.

Il direttore generale di Bankitalia Salvatore Rossi ha dichiarato che per il momento non ci sono segnali di vendita per quanto riguarda i titoli italiani ma che comunque il rischio è sempre presente.

Asia, la Trade War colpisce il petrolio

Per quanto riguarda la situazione in Asia c’è da dire che la Borsa di Tokyo ha chiuso in leggero ribasso con l’indice Nikkei che ha perso lo 0,36% con un andamento simile anche per Seul.

I prezzi del petrolio in Asia sono calati sensibilmente in risposta ai contrasti tra Pechino e Washington.

Nello specifico i contratti Wti cedono 37 centesimi a 63,17 dollari sui circuiti asiatici mentre il barile del Brent cede oltre 30 centesimi a 68 dollari.
Anche per quanto riguarda l’oro registrato un calo con un prezzo fissato a 1.324 dollari l’oncia lasciando lo 0,19%.

Azioni Eni, analisi tecnica al 6 aprile 2018

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Azioni Eni, analisi tecnica al 06 aprile 2018

Analizzando il grafico monthly delle azioni Eni per mezzo di candele cumulate Heikin Ashi possiamo osservare come il titolo dopo aver raggiunto i propri massimi storici nel lontano 2007 in area 29,00€ circa (freccia blu), ha intrapreso la strada del ribasso, arrivando fino a quota 11,00€ circa (freccia arancione) agli inizi del 2016 e perdendo circa il 62% del suo valore. Da qui i prezzi hanno trovato la strada del rimbalzo che si è arrestata per quattro volte sulla media mobile esponenziale a 50 periodi (cerchi viola). La tendenza di lungo periodo è ancora impostata la ribasso.

Azioni Eni, analisi tecnica al 06 aprile 2018

Analizzando il grafico daily per mezzo di candele classiche osserviamo un doppio minimo che i prezzi hanno fatto registrare in area 13,25€ (frecce viola). Tale pattern di inversione rialzista è stato confermato dopo la rottura con volumi in forte aumento (cerchio arancione) del precedente massimo relativo posizionato a quota 13,90€ (linea viola orizzontale). Tale massimo relativo è stato successivamente ritestato in maniera millimetrica dando origine ad un preciso pullback (freccia blu). Questo livello rappresenta, dunque, un pivot point. Notiamo, infine, come i nostri indicatori sono in area positiva.

Cosa aspettarsi per il futuro? A nostro avviso, nel breve periodo le azioni Eni hanno ancora spazio per salire e far accrescere le proprie quotazioni. Tuttavia, come già detto, la tendenza di fondo del titolo è ancora impostata al ribasso. Molto importante, quindi, sarà l’attività di money management di ogni singolo trader/investitore.

Nel momento in cui scriviamo le azioni Eni battono quota 14,83€.

[plus_chart chart=”ENI-I”]

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento.

Il Bitcoin è stato messo a cuccia

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Dopo gli attacchi istituzionali, il bitcoin è stato messo a cuccia

Dopo essere stato sotto i riflettori dei media per tutta la seconda parte del 2017, oggi del Bitcoin non si parla quasi più. E’ tornato nell’ombra, nella stessa ombra in cui è stato dal 2009 al 2016, per lo meno in Italia. Se negli Stati Uniti il dibattito è stato acceso (anche se a periodi alterni) sin dagli albori della criptovaluta, in Italia ha iniziato a far davvero notizia soltanto negli ultimi due anni. Ovvero, quando stava crescendo di valore e in seguito quando si è capito che sarebbe diventato una vera e propria mania.

La corsa al bitcoin è finita. Chi rimane? Coloro che hanno investito in Bitcoin da molto tempo, soprattutto, ovvero coloro che l’anno comprato per poco più di 1000 dollari e ora si ritrovano con una quotazione di mercato 6 volte superiore. Loro ci hanno guadagnato, mentre tanti altri ci hanno perso. Hanno avuto la vista lunga. Allo stesso modo, a voler fare una previsione, chissà quanto quoterà il bitcoin tra 3-4 anni.

A ciascuno la sua personale previsione sul bitcoin.

Un bitcoin più docile, che fa meno paura alle istituzioni

Un bitcoin indebolito, che sembra tornare nella sua “gabbia”, alla fine non era questo l’obiettivo dei soggetti istituzionali che negli scorsi mesi l’hanno attaccato in contemporanea su tutti i fronti? Alla fine, hanno ottenuto quello che volevano. Mancherebbe solo il colpo finale, quello della regolamentazione globale, ma probabilmente lo si riserverà in caso di ulteriori alzate di cresta.

Le preoccupazioni delle istituzioni sono ad ogni modo fondate. Non soltanto l’utilizzo da parte di soggetti criminali, ma soprattutto la corsa all’investimento sfrenato senza le basi. Il successo del bitcoin è stato dovuto soprattutto alla massa di neo-investitori che hanno iniziato a comprare bitcoin con l’idea che questo sarebbe soltanto aumentato di valore, anche fino a 100 mila dollari.

Tra investimento e trading online sul bitcoin

Miglior sorte hanno avuto i trader intraday che hanno optato per operazioni rialziste e ribassiste nel brevissimo termine. Piattaforme come Coinbase, Kraken, Bitpanda sono state prese d’assalto soprattutto per acquisti, mentre piattaforme di trading CFD come Markets.com sono state utilizzate per aprire posizioni al rialzo e ribasso in giornata.

Tra queste due pratiche, l’investimento tradizionale e il trading online con gli strumenti derivati, la prima è sicuramente quella che ha subito il colpo peggiore. Per la seconda, invece, resta la possibilità di aprire posizioni short, ovvero al ribasso, per i trader che prevedono ulteriori ribassi della criptovaluta.

Alle ore 10 di oggi venerdì 6 aprile 2018, la quotazione Bitcoin è pari a 6646 dollari, secondo le medie fornite da CoinMarketCap.

FTSE MIB, il punto sul trading online del 5 aprile

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Il trading online diventa più sicuro con l'approvazione della MiFID 2 da parte della ESMA. Novità per CFD e opzioni binarie.

L’indice FTSE MIB di Borsa Italiana ha chiuso la giornata in bellezza con un rialzo del 2,35% a 22.969 punti, seguito dagli altri indici più importanti tra cui il FTSE All Share (+2,19%). Più indietro si piazzano il FTSE Italia Mid Cap (+1,3%) e il FTSE Italia Star (+1,54%).

Sull’indice FTSEMib si evidenzia il titolo di Telecom Italia (5,22%) che fa segnare un ottimo rialzi a seguito delle voci ufficiose circa un possibile ingresso da parte della Cassa Depositi e Prestiti nel capitale di amministrazione della società, che andrebbe a rinvigorire la situazione finanziaria. Inoltre, la stessa ha annunciato l’autorizzazione del proprio team di manager a sviluppare un piano di scissione delle attività di Magneti Marelli.

Tra gli altri titoli dalla seduta di contrattazione brillante spiccano FCA (+4,85%), Monte dei Paschi di Siena (+8,73%, per il quale si prospetta un contatto di affari da Londra), Banco BPM (+4,49%) e BPER (3,87%).

Brilla quindi il comparto bancario, in una giornata che ha visto salire gli indici europei tra cui Parigi e Francoforte, anche alla luce dei pochi ma presenti segnali di distensione tra USA e Cina riguardo alle misure di protezione.

FTSE Mib è tra gli asset disponibili per il trading online sulla piattaforma CFD di Markets.com.

Mercato tutelato gas e luce: che significa, cosa fare

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Cosa significa mercato tutelato, cosa fare quando avrà termine

Il mercato tutelato fa riferimento ai consumi di gas e luce i quali sono regolamentati in base a prezzi stabiliti dall’Autorità. Pertanto tutti i clienti, a meno che non abbiano cambiato gestore, pagano un prezzo che è regolamentato da tariffe fisse.

Tuttavia da luglio 2019 ci sarà un profondo cambiamento che riguarderà proprio questo genere di mercato. Nello specifico gli utenti dovranno scegliere un fornitore del libero mercato con tariffe che potrebbero pertanto variare anche di molto.

Prezzi e cambiamenti dopo il mercato tutelato

Come detto con l’abolizione del mercato tutelato a favore di quello libero ci sarà una profonda rivoluzione anche per quanto riguarda i prezzi. Nello specifico è molto importante iniziare a valutare con attenzione, già da oggi, quelli che sono i prezzi e le offerte dei vari fornitori per non farsi cogliere impreparati.
Nel caso in cui non si scelga un fornitore entro la data prestabilita la legge prevede il passaggio automatico ad un servizio temporaneo prima del passaggio ufficiale al fornitore.

Conviene o no? Riflessioni sul mercato tutelato

La domanda che tutti si tanno ponendo però è se l’abolizione del mercato tutelato convenga o meno agli utenti in termini di risparmio.
Tuttavia non si hanno ancora dati certi in quanto i costi dipenderanno moltissimo dai vari contratti. Risulterà molto importante fare un confronto tra le varie offerte alle quali, oltre al costo dell’energia, bisognerà aggiungere anche costi extra come manutenzione, oneri di sistema, strumentazione ecc.

Secondo le associazioni di consumatori comunque è facile prevedere degli aumenti anche importanti in alcuni casi. Per quanto riguarda l’energia elettrica infatti sono previsti aumenti che oscillano tra il 5% ed il 10% mentre per il gas tra il 3% ed il 6%.
Questi naturalmente non sono dati certi ma previsioni che però potrebbero rimarcare costi aggiuntivi per tutti gli utenti dall’anno prossimo in poi.

*I CFD sono strumenti complessi e presentano un alto rischio di perdita rapida di denaro per via della leva. Tra il 74-89% degli investitori perde denaro quando negozia CFD. Considera se puoi permetterti l'alto rischio di perdere il denaro investito.
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