Damasco: la Russia richiede riunione ONU

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In seguito all’uccisione di 62 soldati del regime di Damasco ad opera di militari americani in Siria, la Russia richiede riunione immediata del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà nella notte, su richiesta della Russia, per discutere degli attacchi aerei da parte della coalizione guidata dagli Usa in Siria che, secondo quanto sostiene Mosca, ha preso di mira e ucciso militari siriani. Il ministero degli esteri siriano ha chiesto al Consiglio di sicurezza di condannare gli attacchi, definendoli “un’aggressione da parte degli USA”.

Maria Zajarova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha dichiarato che dopo il bombardamento contro l’esercito siriano, è chiaro che la Casa Bianca difende l’Isis.

Il Pentagono ha ammesso la possibilità che il bombardamento della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti in Siria abbia ucciso personale dell’esercito e distrutto veicoli del governo siriano in una postazione dell’esercito vicino all’aeroporto di Deir al-Zor. L’attacco aereo avrebbe spianato la strada ai combattenti dello Stato islamico per invadere la postazione a Jebel Tharda, secondo le fonti.

Il Pentagono ha aggiunto che le forze della coalizione ritenevano di colpire la postazione di un gruppo di militanti dello Stato Islamico, che seguivano da tempo. Secondo il Pentagono, il personale militare russo aveva avvertito le forze americane che era possibile che il personale e i mezzi facessero parte dell’esercito siriano e la coalizione ha deciso di fermare l’attacco. Sembra quindi che l’unità militare siriana non sia stata colpita volontariamente e che, dice il Pentagono, il problema è che in Siria le diverse milizie e i diversi gruppi militari operano in prossimità.

La coalizione analizzerà l’attacco ma nel frattempo si attengono gli esiti dell’incontro richiesto dalla Russia per discutere dell’accaduto.