Rcs: nuovo board approvato

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Nominato a Milano il nuovo consiglio di amministrazione Rcs, con 11 membri. Urbano Cairo confermato presidente e amministratore delegato.

A Milano la prima assemblea di Rcs MediaGroup da quando Urbano Cairo ha preso il controllo del gruppo editoriale: risulta invariata la 59,83% la quota in capo a Cairo Communication e sono invariate anche le quote degli altri soci rilevanti: Diego Della Valle ha il 7,32%, Mediobanca il 6,25%, Finsoe 4,61%, ChemChina (Pirelli) il 4,433%. Ha il 24,77% il patto che lega questi ultimi quattro soci storici assieme a Imh (dove c’è anche Andrea Bonomi), che ha il 2,17%. Sono presenti 211 azionisti in proprio e per delega, rappresentanti l’84,45% del capitale.

L’assemblea ordinaria ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione della società. Urbano Cairo è stato confermato presidente e amministratore delegato. Eletti anche Gaetano Micciché, Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi, Stefania Petruccioli, Maria Capparelli, Alessandra Dalmonte. Per le minoranze entrano Diego Della Valle, Marco Tronchetti Provera, Carlo Cimbri e Veronica Gava.

Servirà ancora del tempo, ha detto Urbano Cairo, per dare indicazioni sul nuovo piano industriale per la società. Le idee non mancano a Cairo, le sta chiarendo e ha chiesto ancora qualche settimana.
Dice ancora Cairo: «Dobbiamo fare cose in più. Ho trovato disponibilità a fare di più, poi noi aiutiamo a sfrondare complicanze del passato». Per quanto concerne invece il clima trovato dentro l’azienda da quanto ne ha acquisito la maggioranza Cairo afferma: «Il risanamento è possibile» aggiunge, spiegando che «per me è fondamentale la conoscenza di un gruppo così grande e articolato con 3.500 dipendenti. Ho dedicato quasi tutto agosto a questa attività di conoscenza. Non si deve far diventare difficile il facile attraverso l’inutile, si deve seguire la strada maestra». Il problema secondo Cairo, «sono le sovrastrutture che sono diventate esagerate, ma ben vengano idee e proposte».
Urbano Cairo, sta valutando se riportare in edicola «Il Mondo», il settimanale economico del gruppo chiuso nel 2014, ma non è ancora stata presa una decisione. Anche Cairo era uno dei lettori del Mondo, ma, dice l’ad, non è qualcosa che si può fare in un minuto, occorre tempo e lui se lo sta prendendo per decidere al meglio in merito al futuro.