Riforma delle Partite Iva 2017: flat tax, studi di settore abolizione IRAP

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Dal 1 gennaio 2017 verranno introdotte novità molto importanti per quel che riguarda le Partite Iva. L’obiettivo del governo è di semplificare e ridurre allo stretto indispensabile quelli che sono gli oneri burocratici (e fiscali) che pesano tuttora come un macigno sulle spalle degli autonomi. La riforma delle Partite Iva è stata annunciata e chiesta in più fasi, ma a parte la sostituzione del regime dei super minimi con l’attuale regime forfettario, di concreto non c’è ancora stato nulla su questo fronte.

Riforma delle Partite Iva: parola d’ordine Semplificazione

Ancora è prematuro parlare di dati e misure certe visto che il governo deve ancora redigere la legge di Stabilità (prevista per ottobre), ma grazie alle fughe di notizie degli ultimi giorni qualche anticipazione è riuscita a venir fuori. Come prima cosa, ad esempio, il governo potrebbe introdurre misure volte ad incentivare l’uso della fatturazione elettronica anche tra privati, dopo che l’obbligo della fattura elettronica è già diventato realtà nei rapporti tra imprese private e pubbliche amministrazioni.

Tra le semplificazioni previste per chi sceglie di adottare la fatturazione elettronica dovrebbe scomparire, tra le altre cose, l’obbligo di trasmettere all’Agenzia delle Entrate tutte le informazioni relative alle vendite e all’acquisto di beni e servizi: la nuova procedura dovrebbe prevedere l’invio giornaliero per via telematica delle fatture di vendita e di acquisto, oltre che dell’ammontare dei movimenti effettuati.

Si pensa poi a un esonero nelle comunicazioni che teoricamente avrebbero dovuto esserci tra lavoratore autonomo e Fisco, e anche ad un esonero per quel che riguarda il registro delle fatture e dei rimborsi Iva. Insomma, per chi sceglie di passare all’elettronico potrebbero esserci dietro l’angolo tante misure di importante sburocratizzazione.

Legge di Stabilità: come cambierà il Fisco per le Partite Iva

Per quanto riguarda le misure più importanti, vale a dire quelle che incidono sulla pressione fiscale, il governo sta studiando ipotesi molto interessanti.

Tra le possibilità in circolo v’è l’abolizione dell’IRAP 2017 per gli imprenditori senza dipendenti o con un solo dipendente, per i professionisti e per gli studi professionali; mentre sul fronte degli accertamenti potrebbe essere varata l’abolizione definitiva degli studi di settore quanto meno per chi si avvale della fatturazione elettronica: scomparirebbe così uno strumento che ha sempre suscitato grandi polemiche e che in molti ritengono ormai obsoleto. E poi si parla anche di flat tax, cioè di una aliquota sul reddito di impresa, di persone, ditte individuali, professionisti e autonomi da portare alla percentuale fissa del 27.75%.