Unicredit: il suo destino è sempre più legato a quello di Poste Italiane

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Le azioni Unicredit non sembrano ancora dare cenni di ripresa in Borsa. Il suo destino sembra essere sempre più legato a quello di Poste Italiane, interessate a rilevare Pioneer.

La cessione sul mercato di una nuova quota di Poste Italiane (il 30%) è destinata a saltare. Il governo aveva messo in atto questa privatizzazione per alleggerire il debito pubblico italiano ma sembra che l’operazione non avrà seguito. Il ministero dell’Economia e principale azionista di Poste Italiane, aveva ipotizzato un collocamento entro la fine del 2016 ma sembra che l’operazione difficilmente diventerà realtà a causa dei timori legati alle condizioni precarie di mercato e a causa dei diversi progetti che l’esecutivo ha in mente per Poste Italiane.

Quest’ultima infatti figura tra i soggetti interessati all’acquisto del gigante del risparmio gestito, Pioneer, al momento in mano ad Unicredit. Dalla cessione di Pioneer Unicredit vorrebbe incassare quanto necessario a limitare l’importo di un eventuale aumento di capitale che gli analisti stimano tra i 5 e gli 8 miliardi di euro.

A volersi accaparrare Pioneer ci sono anche Amundi, Allianz, Macquarie, Axa e vari fondi di private equity, ma difficilmente il governo lascerà che il debito pubblico italiano vada a finire in mani straniere.

Poste Italiane sarebbe disposta a sborsare tra i 2 e i 3 miliardi di euro per Pioneer Investments e il termine ultimo per la presentazione delle offerte non vincolanti è stato fissato per oggi. Aggiudicandosi Pioneer, Poste Italiane consoliderebbe la sua posizione nel risparmio gestito. Il gruppo infatti controlla già il 10,3% di Anima Sgr e con l’aggiunta di Pioneer formerebbe il terzo polo italiano del risparmio gestito con 280 miliardi di masse in gestione. Al primo posto Generali con 471,4 miliardi di euro e al secondo Intesa Sanpaolo con 364,2 miliardi di euro. Ma gli analisti hanno diversi dubbi in merito all’effettiva utilità dell’operazione per Poste Italiane e ipotizzano impatti negativi per Anima.

Nel frattempo, le azioni Unicredit sono in ribasso, cedendo il 2,15% a quota 2,0940, così come il titolo Poste Italiane, in ribasso dello 0,89% a quota 6,125 euro per azione.