Azioni Poste Italiane: il titolo cerca la ripresa

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Poste Italiane continua nel suo percorso verso il rinnovamento. Dopo l’arrivo del nuovo amministratore delegato, Matteo del Fante, il gruppo ha reso noto che il prossimo CFO sarà Roberto Giacchi, già oggi responsabile della funzione clienti corporate e pubblica amministrazione.

La nomina del nuovo CFO è un passo importante per Poste, perché va completando la squadra manageriale che guiderà la società da qui al prossimo futuro. Con questo nuovo incarico, Del Fante adesso sarà nelle condizioni di mettere mano al piano industriale; un piano che fonti di stampa affermano prevedere la nuova svalutazione della quota nel Fondo Atlante e una svalutazione della partecipazione detenuta in Alitalia.

Sebbene le due operazioni finiranno quasi sicuramente col pesare sull’utile dell’anno, il pay out rispetto all’anno scorso dovrebbe mantenersi inalterato. Tenendo in considerazione i valori attuali, che si aggirano pochi centesimi oltre i 6 euro, nel caso in cui venga mantenuta la cedola pagata per l’anno 2016 (39 centesimi di euro), si può dire che il titolo rende all’incirca il 6.45%.

Ma come stanno reagendo i mercati dinanzi a queste novità che riguardano sia il management, sia la svalutazione di alcuni asset presenti nel portafoglio di Poste?

Poste Italiane: l’andamento del titolo in Borsa

Dopo aver battuto i minimi per cinque lunghi mesi, il titolo di Poste Italiane sembra aver ritrovato la linfa vitale di cui c’era tanto bisogno: nelle ultime sessioni ha guadagnato più dell’1.7%, raggiungendo così la soglia psicologica dei 6 euro. Inoltre, se le si analizza dal punto di vista tecnico, le azioni della società si sono riportate anche oltre il supporto transitante attorno ai 6.03 euro circa.

Ma attenzione, perché questa presunta ripresa dovrà essere riconfermata nei giorni a venire per poter essere definita certa: nonostante un rialzo ci sia stato, infatti, bisogna pur sempre considerare che il titolo continua a mantenersi sotto le medie mobili a 25 e 50 giorni, con supporti di breve-medio periodo.

E’ una situazione piuttosto controversa quella che Poste Italiane si ritrova a dover vivere, con delle azioni che da una parte sembrano voler trainare verso la ripresa e che dall’altra risultano ancora enormemente indebolite dai trend degli ultimi mesi.