Banca Generali, la trimestrale segna numeri da record

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La trimestrale di Banca Generali è stata resa nota da poco e sul mercato ha subito avuto delle chiare ripercussioni. L’andamento delle azioni societarie, in particolare, ha inevitabilmente subito una conseguenza netta dalla divulgazione di questi dati che, in estrema sintesi, possiamo definire più che buoni.

Non è un caso infatti se, pochi istanti dopo la pubblicazione del rapporto, le azioni Banca Generali siano schizzate in alto con un guadagno immediato di 4 punti percentuali! Ma esattamente cosa è emerso di tanto importante dai conti del gruppo da provocare un rally così improvviso e soprattutto così sostanzioso?

Ai mercati sono piaciuti diversi dati riportati nel dossier, a partire da quello riguardante l’utile netto che ha registrato un salto in avanti del 91.2%, passando da quota 29.4 milioni del 2016 agli attuali 56.2 milioni di euro. E’ vero che gli analisti avevano già preventivato un aumento record, ma è vero anche che le previsioni degli esperti si fermavano a 50.9 milioni, a riprova di come i fatti siano stati ancor più positivi rispetto a quanto si credesse.

Le azioni hanno festeggiato anche per merito dei dati sul margine di intermediazione, che nel suo caso è balzato del 41.9% passando dai precedenti 94.9 milioni di euro agli attuali 134.7 milioni di euro: tutto merito di una crescita che ha saputo coinvolgere le varie componenti dei ricavi, fatta eccezione per quella del trading che a quanto pare non ha dato grandi soddisfazioni.

Ma non è finita qui, anche perché un rally azionario di quell’entità non avrebbe certo potuto basarsi solo su questo. La trimestrale di Banca Generali, infatti, ha anche alzato il velo sulle masse amministrate in gestione che sono cresciute del 5.3% portandosi a quota 50.1 miliardi di euro. Ottimo anche l’andamento del patrimonio netto, incrementato a 680.6 milioni di euro.

Sempre secondo la trimestrale Banca Generali, che come abbiamo detto ha fatto letteralmente volare la società e le sue azioni, il margine di interesse ha registrato una crescita di 3.9 punti percentuali passando da quota 15.1 milioni di euro a quota 15.7 milioni. La quotazione del gruppo, infine, potrebbe aver tratto beneficio anche dal Cet1 che a fine marzo è stato dato in crescita al 16.5%.

Insomma, Generali ha avuto la capacità di fornire dati positivi non su un solo fronte, ma su tutta una serie di aspetti che, nel loro insieme, definiscono un quadro di salute. Investire in azioni Generali, alla luce di quanto ci siamo detti, è oggi più che mai una scelta dettata dal buon senso!