FCA, voci di possibili nozze con General Motors: azioni in rialzo

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Il settore auto è in fermento dopo il rincorrersi di alcune notizie secondo cui Peugeot starebbe valutando l’acquisizione di Opel, divisione europea di proprietà del marchio americano General Motors.

Qualora l’operazione dovesse andare in porto si aprirebbe la strada al deal tra FCA e General Motors: un affare di questo tipo permetterebbe infatti a GM di liberarsi di una partecipazione attualmente in perdita, così da avere la massima libertà in vista di un’ipotetica fusione con la casa automobilistica italo-americana. Il nuovo colosso dell’auto, considerando il mercato estero al di fuori dell’Italia, avrebbe una quota di mercato del 31% negli Usa e del 36% in Brasile. Numeri di tutto rispetto, dunque!

D’altronde la dismissione di Opel rappresenterebbe un passo imprescindibile per poter andare avanti a tessere un affare di questo tipo. General Motors, liberata dal rosso di bilancio di Opel, si presenterebbe sicuramente più autorevole in un ipotetico confronto con FCA. Ora come ora invece GM si trova costretta a fare i contai con numeri in perdita: 257 milioni sono le perdite registrate nel 2016, mentre se si considera il mercato europeo, le perdite sommate dagli anni 2000 ammontano ormai a 15 miliardi!

E probabilmente è anche per questo possibile affare se il titolo in borsa di FCA, nelle prime ore in cui si è cominciato a vociferare del presunto affare, è riuscito a mettere a segno un rialzo di oltre 2 punti percentuali. Tra l’altro FCA è già reduce da un rialzo settimanale di oltre 10 punti. Il titolo di Fiat Chrysler sembra aver quindi recuperato a pieno titolo le perdite sorte in seguito allo scandalo diesel gate.

Per il 2017 il gruppo nelle mani della famiglia Agnelli prevede ricavi tra i 115 e i 120 miliardi di euro, in netta crescita rispetto ai 111 miliardi registrati con la fine del 2016. Nelle previsioni rientrano poi un Ebit adjusted superiore a 7 miliardi di euro contro i 6 miliardi di un anno fa. Positivo in questo senso è anche stato l’annuncio diramato dall’amministratore delegato Sergio Marchionne, che ha parlato dell’entrata in produzione, tra fine 2018 e inizio 2019, di un nuovo modello di Maserati e di due nuovi SUV Alfa Romeo.

Insomma, i periodi di crisi nera in cui Fiat era sinonimo di scarsa qualità e di scarsa affidabilità sembrano essere finiti una volta per tutte. Con la guida Marchionne il colosso dell’auto si è ripreso come non mai, segnando risultati degni di nota tanto sul fronte finanziario quanto sul fronte azionario, e conquistando un’autorevolezza internazionale riconosciuta ormai da chiunque.