Lufthansa e Etihad pensano alla fusione?

0
Lufthansa

Le azioni Lufthansa hanno preso il volo nella Borsa di Francoforte e il merito è prevalentemente di Etihad. Secondo le ultime voci di stampa, infatti, le due compagnie aeree starebbero valutando la possibilità di convolare a nozze, anche per permettere a Etihad di avere maggiori chances di rilanciare tanto Air Berlin quanto Alitalia.

Gli accordi tra gli arabi di Etihad e i tedeschi di Lufthansa sembra siano da guardare sotto una duplice chiave di lettura: da un lato con l’occhio economico-finanziario e dall’altro con un occhio un po’ più commerciale. Al di là dei contenuti di un ipotetico accordo, certo è che gli osservatori, all’idea di un matrimonio tra le due compagnie, ci stanno credendo per davvero: subito dopo la diffusione di queste indiscrezioni le azioni di Lufthansa hanno guadagnato quota, anche perché tra le tante possibilità si parla di un aumento di capitale riservato che porterebbe Etihad a controllare circa il 40% di Lufthansa.

Come si può intuire, una eventuale fusione tra le due compagnie aeree farebbe nascere un nuovo gigante dei cieli capace di fronteggiare in maniera più seria, autorevole, credibile e competitiva dei veri mostri sacri del settore, a partire da Ryanair.

C’è da dire però che nonostante i contatti siano in corso, trattare in una fase tanto complessa con perdite superiori ai 400 milioni non è poi così facile per i business man di Abu Dhabi. Non dimentichiamo infatti che Etihad è alle prese con le ingenti perdite di Alitalia, tanto è vero che proprio a fine dicembre Intesa e Unicredit e il socio emiratino avevano sborsato 470 milioni per permettere ad Alitalia di continuare a volare sui nostri cieli. E come se non bastasse a marzo arriveranno altri 590 milioni.

Intervistato da un giornale online, l’economista Andrea Giuricin ha detto: “La soluzione stand-alone per Alitalia è impossibile. E’ troppo tardi e la compagnia troppo piccola per poter competere sul mercato aereo. Anche incrementando i voli al ungo raggio, Alitalia perderà soldi perché non riuscirà a riempirli senza il feederaggio. Tra l’altro bisogna considerare che per costruire una rotta a lungo raggio ci vogliono due anni di perdita prima che diventi profittevole, e alla luce di ciò la soluzione stand-alone non è credibile”. Secondi Giuricin, insomma, “sarà necessario entrare dentro un grande gruppo europeo” e a suo parere “questo grande gruppo sarà proprio Lufthansa”.

Il gruppo tedesco per il momento sembra volersi tenere distante da queste indiscrezioni, tanto è vero che poche ore fa ha emanato una nota tramite cui smentisce affari di questo tipo. Ma i contatti ci sono e la volontà di ricavarne qualcosa di buono è più viva che mai.