Il 24 ottobre sarà una giornata molto importante per Monte dei Paschi di Siena. Quel giorno si conosceranno i dettagli del nuovo piano di rilancio che, a quanto si è carpito dalle fonti di informazione, si articolerà su due fasi: con la maxi cartolarizzazione dei Non Performing Loans in una prima fase e con un aumento di capitale pari a 5 miliardi di euro in una seconda e ultima fase. Questo piano di rilancio è sotto la scrupolosa attenzione dell’amministratore delegato Marco Morelli ed è anche finito sotto lo sguardo vigile del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.
Alessandro Penati si sfila: non sarà presidente di Mps
Nel frattempo continua ad andare avanti il toto-nomi per cercare di capire chi sarà il successore di Massimo Tononi alla presidenza dell’istituto senese. L’ultima indiscrezione parlava di Alessandro Penati come una delle figure più papabili per ricoprire tale carica.
Alcuni rumors diffusi dalla stampa affermavano che Penati avrebbe rappresentato un nome ideale per Mps, soprattutto perché gradito dal governatore della Banca Centrale Europea Mario Draghi. Il nome di Alessandro Penati, poi, sarebbe stato avanzato e rilanciato anche da Giuseppe Guzzetti, numero uno delle Fondazioni ed ex azionista del gruppo Intesa Sanpaolo. Ma nonostante l’aria fosse per così dire ideale, Alessandro Penati ha dato forfait: la Quaestio Management Sgr ha comunicato che “Penati non è disponibile ad assumere la carica di presidente della banca senese. L’ipotesi è pertanto destituita di ogni fondamento”.
Monte dei Paschi: Passera al lavoro su un piano di rilancio
C’è però un altro nome che in questo periodo si legge spesso associato a Mps: quello dell’ex ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera. Il suo nome lo si era letto quando Mps era ancora alla ricerca del suo nuovo amministratore delegato, e nonostante quel ruolo sia poi stato conquistato da Marco Morelli, Corrado Passera ha continuato ad essere sempre molto attivo in quota Montepaschi.
L’agenzia Reuters riporta infatti che Corrado Passera starebbe lavorando alla sua proposta di rilancio della banca senese. In particolare, il piano Passera pare sia stato elaborato considerando la non riuscita dell’aumento di capitale da 5 miliardi.
Il piano di rilancio proposto dall’ex ad di Intesa Sanpaolo, considerando irrealizzabile l’aumento di capitale, poggerebbe pertanto su un aumento di capitale limitato a 2.5 miliardi di euro al massimo e realizzato con la collaborazione di alcuni investitori internazionali presumibilmente disponibili per la messa in atto dell’operazione (su tutti si fa il nome del Fondo Usa Warburg Pincus).
