Snapchat debutta in Borsa: a Wall Street vale oltre 33 miliardi di dollari

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Dopo essersi inizialmente collocato a 17 dollari, ha proseguito di scatto portandosi a quota 25 dollari, fino a tagliare il traguardo finale della prima giornata passata al New York Stock Exchange. Una giornata di esordio che è filata liscia come l’olio, senza neanche fare una piega e con un guadagno che ha sfiorato il 50% (per poi ripiegare e chiudere a +44%) e con una capitalizzazione di mercato da oltre 33 miliardi di dollari.

Il debuto di Snap, titolo che rappresenta la popolare app Snapchat, è stato accolto in maniera grandiosa dagli investitori. Con la garanzia data da un marchio evocativo, il titolo si è impennato al via ufficiale sin dai primi minuti di apertura della sessione, cioè poco dopo le 11 di mattina americane. Se si considera il passato, quello di Snap è stato il secondo sbarco in Borsa in termini di dimensioni subito dopo quello del colosso dell’e-commerce Alibaba, che a ben ricordare segnò un vero e proprio record di raccolta.

L’approdo in Borsa di Snap è comunque sufficiente per attirare nuovamente l’attenzione di analisti e investitori sulle potenzialità fatte proprie dal mercato hi-tech e per chiedersi quale sarà, a questo punto, la prossima startup tecnologica pronta a scendere in campo e a mettersi in gioco: qualcuno dice che Uber e Airbnb potrebbero tentare questa via, ma l’opinione predominante è che questi due giganti del web, almeno per il momento, non si reputino sufficientemente pronti per provare questa avventura.

Tornando su Snap, gli investitori non sembra siano stati frenati neppure dalla novità del collocamento, tanto è vero che la società è stata in grado di rastrellare 3.4 miliardi di dollari vendendo 200 milioni di titoli senza diritto di voto (nell’ambito di un quadro in cui i co-fondatori Spiegel e Murphy mantengono il controllo effettivo di quasi il 90% della società). Grazie all’exploit sui mercati finanziari, i due guru di Snapchat si sono portati a casa un guadagno di 3 miliardi di dollari, che farà accrescere le loro fortune personali fino a cinque miliardi di dollari.

Tuttavia c’è qualche elemento che non convince ancora. Un paio di società di analisi, infatti, hanno cominciato a seguire Snap con rating negativi. Il motivo lo spiega Brian Wieser di Pivotal Research: “Sfortunatamente Snap appare sopravvalutata in modo significativo una volta che si esaminano le opportunità e i rischi collegati all’esecuzione delle strategie”. Secondo Wieser, quindi, la raccomandazione da fare sul titolo è una e una sola: vendere.

Simile la visione di Instinet: “Snap – scrive l’analista Anthony DiClemente – si è quotata mentre la crescita dei suoi utenti e i suoi tassi di monetizzazione cominciano a rallentare in modo marcato”. “Per questo – conclude – riteniamo che le opportunità di crescita delle entrate di Snap siano circoscritte rispetto alle aspettative”.