Twitter in vendita, tra azioni che crollano e potenziali acquirenti

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Twitter è in vendita. Secondo indiscrezioni che hanno iniziato a circolare ormai da un po’ ma che ultimamente si sono fatte sempre più insistenti, sembra proprio che il social network dei cinguettii stia diventando oggetto di trattativa tra gli attuali proprietari e i prossimi possibili acquirenti. Pare insomma che l’ipotesi cessione sia quanto più veritiera, ma le cose potrebbero non andare esattamente come da programmi.

Twitter e i retroscena di una possibile messa in vendita

Innanzitutto il consiglio di amministrazione della società si riunirà giovedì e, sempre basandoci su quanto apprendiamo da fonti di stampa, proprio in quell’occasione dovrà deliberare la messa in vendita o meno del social network. Secondo quanto riportato, il CEO di Twitter Jack Dorsey e gli altri suoi colleghi dovranno prendere una decisione molto importante che nel caso in cui dovesse passare potrebbe cambiare di molto il futuro del social network.

Il motivo? Prima di tutto perché un cambio di proprietà non potrà che ripercuotersi anche sotto forma di cambio di scelte, di indirizzo e di contenuti della piattaforma, e poi anche perché la riunione di giovedì prossimo pare debba prendere un’altra grossa decisione: stabilire se sia il caso di ricorrere a un delisting dalla Borsa di Wall Street.

Ma nel merito di questa possibile cessione, si sa già chi potranno essere gli acquirenti? Tra i nomi in circolo spicca quello di Alphabet (alias Google), citata assai di frequente come l’acquirente in pole position anche perché il presidente esecutivo di Twitter, Omid Kordestani, ha già lavorato per Google e quindi un certo legame con il colosso di Mountain View diciamo che risulterebbe per così dire “favorito” rispetto agli altri. Tuttavia anche Apple potrebbe valutare la cosa, e di recente anche aziende come 21st Century Fox, Comcast e News Corp. sono state citate come potenziali acquirenti di Twitter. E dato che parliamo della cessione di uno dei più grossi patrimoni della rete, tra gli interessati all’acquisto poteva forse mancare un nome saudita? Certo che no, e infatti alcune indiscrezioni parlano del principe saudita Alwaleed bin Talal come di un altro possibile futuro proprietario.

Twitter in Borsa: le azioni sono sempre più deboli

Nell’introduzione dicevamo però che “qualcosa potrebbe non andare come da programmi”. Infatti, a pesare sulla riuscita di questa (presunta) vendita è il crollo che le azioni di Twitter stanno registrando proprio in questi giorni.

Le azioni della società avevano preso quota nei mesi scorsi dopo che a maggio era stato toccato il punto di minimo storico, ma ultimamente il trend ha ricominciato a guardare al ribasso: le stime parlano di una perdita azionaria di oltre il 15% dall’inizio dell’anno, e se guardiamo anche a un raggio temporale più ristretto ci accorgiamo di come la direzione continui a rimanere quella del segno meno (giovedì scorso le azioni hanno perso un altro 5% di valore, mentre stamane, lunedì 12 settembre, si sta viaggiando sull’onda del -3%).