Andare a Londra è sicuro oppure no tra Isis e Brexit?

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Andare a Londra è una scelta saggia dopo i recenti attentati sferrati dall’Isis? E’ questa la domanda che sempre più persone sono soliti porsi, tanto più gli italiani che come sappiamo hanno sempre avuto una particolare attrazione nei confronti della capitale inglese.

Londra ormai è divenuta una delle mete preferite dai terroristi islamici che intendono compiere il loro bagno di sangue. Dopo il periodo di tensione vissuto con la proclamazione della Brexit e dopo le elezioni anticipate che hanno portato instabilità politica, gli attentati terroristici hanno dato un ulteriore carico in termini di apprensione e nervosismo. Nella City, insomma, sembra proprio che non si respiri una buonissima aria.

Il 2017 è stato un anno davvero nero per la città e, se vogliamo, per l’Inghilterra tutta: il 22 marzo scorso un uomo a bordo di un furgone ha investito i passanti e successivamente aggredito alcuni agenti appostati davanti al Parlamento, provocando 5 morti e 49 feriti. Due mesi dopo alla Manchester Arena, nel bel mezzo del concerto di Ariana Grande, un kamikaze si è fatto esplodere uccidendo 23 morti e provocando 122 feriti, molti dei quali neanche maggiorenni. Pochi giorni dopo ancora, il 3 giugno, un trio di uomini si è servito di un camion per investire diversi passanti che camminavano sul London Bridge: il bilancio parla di 8 morti e 48 feriti.

E in questi giorni un enorme grattacielo (la Grenfell Tower) è andato a fuoco, provocando decine e decine di morti e almeno un centinaio di feriti. Insomma, alla luce di tutto ciò ci si chiede una cosa sola: ma Londra è sicura oppure no?

Allo stato attuale possiamo dire che sicurissima non lo è. Innanzitutto perché l’Inghilterra tutta conta una nutrita comunità islamica a cui, nel corso degli anni, è stata riconosciuta anche una sorta di autonomia, una sorta di potere su se stessa. E questo non è un elemento che aiuta nella lotta al terrorismo: spesso i jihadisti nascono proprio in questi ghetti dove la Sharia vale più della Costituzione. Poi c’è da dire che il Regno Unito è impegnato al fianco degli Stati Uniti nella lotta al terrorismo in Medio Oriente, una questione che da sempre attira le antipatie di molti islamisti che potrebbero fare leva su questo per continuare a prendere di mira Londra.

E oltre al fattore sicurezza ci si mette di mezzo la Brexit, a cui ultimamente è succeduta pure un po’ di instabilità politica. Entrambe due questioni economico-politiche che sono strettamente legate alla sicurezza, perché laddove v’è instabilità politica, si sa, la sicurezza vacilla.