Brasile: Dilma destituita

Il Senato approva l'impeachment di Dilma Rousseff con 61 voti a favore e 20 contrari. Ma lei dichiara che farà ricorso.

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dilma destituita

Il Brasile saluta il presidente Dilma in seguito all’approvazione dell’impeachment che la riguardava e si prepara ad accogliere il nuovo presidente: Michel Temer, 37esimo presidente della Repubblica brasiliana, salito al potere circa tre ore dopo la destituzione a seguito di impeachment di Dilma Rousseff.

Dilma Rousseff non è più Presidente del Brasile. Il Senato brasiliano ha approvato in via definitiva, al termine del lungo processo di impeachment che già aveva portato alla guida del Paese il suo ex vice, Michel Temer, la destituzione della Presidente con 61 voti favorevoli e 20 contrari.

Sarebbe stata sufficiente una maggioranza di due terzi, cioè 54 senatori, ma nelle ultime ore le hanno voltato le spalle quasi tutti i parlamentari al di fuori del suo partito, il Pt, e dell’alleato Partito comunista. Con una seconda votazione, il Senato ha deciso invece di non infierire sulla sconfitta, lasciandole i diritti politici e la possibilità di assumere cariche pubbliche.

Temer guiderà il Brasile fino al 2018, quando si terranno le prossime elezioni presidenziali. Ma la Presidente destituita annuncia battaglia.

Secondo Dilma infatti, in Brasile sarebbe salito al potere un gruppo di corrotti ed è per questo che lei ha annunciato che ricorrerà a tutte le istanze contro la decisione di annullare il suo mandato.

Papa Francesco sostiene Dilma

Papa Francesco ha inviato una lettera di sostegno alla ex presidentessa brasiliana. A comunicarlo è Leonardo Boff, uno dei padri della Teologia della liberazione brasiliana e amico di Papa Francesco. Dilma e il Papa erano diventati amici durante la Giornata mondiale della Gioventù tenutasi a Rio de Janeiro, nel 2013 – spiega Leonardo Boff.

Il contenuto della missiva resta però segreto in quanto, in segno di rispetto, la presidente non ha voluto renderne noto il contenuto. Boff dichiara però di essere certo che il contenuto della lettera contenga la condanna di un eventuale golpe. Boff, ex frate francescano, negli anni Ottanta fu costretto, dall’allora cardinale Ratzinger, ad abbandonare la vocazione a causa della sua ideologia vicina al marxismo. L’ex frate, oggi anche docente di etica ed ecologia e colui che ha contribuito alla preparazione dell’enciclica Laudato si di Bergoglio, ha dichiarato che l’impeachment è, secondo lui, un golpe della classe dei privilegiati. Si tratta dei 71 mila ultraricchi che non erano soddisfatti dei governi di Lula e Dilma e che non accettano l’idea di democrazia sociale per tutti.

E’ la seconda volta, dal ritorno alla democrazia negli anni Ottanta, che un presidente brasiliano cade per impeachment. Nel caso di Fernando Collor (1993), le accuse riguardarono invece casi di corruzione. La Rousseff tornerà a Porto Alegre, la sua città di adozione, nelle prossime ore. Michel Temer invece si imbarcherà subito per il Giappone, dove parteciperà al G20 con il pieno mandato.