Concorso INPS, rischio ricorsi per l’inglese certificato

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Concorso INPS, rischio di ricorsi.

Sul concorso Inps destinato all’assunzione di 365 dipendenti a tempo indeterminato si abbatte una nuova tegola. Il bando, che mira alla ricerca di analisti di processo e di consulenti professionali, è stato pubblicato lo scorso 24 novembre sulla Gazzetta Ufficiale e potrebbe tornare a traballare a causa di un particolare: la certificazione della lingua inglese quale requisito indispensabile per l’accesso alla selezione.

Il fatto è che la presenza del suddetto requisito taglia fuori i madrelingua e coloro che, pur conoscendo l’inglese, non hanno mai ottenuto una certificazione vera e propria. Inoltre un requisito di questo tipo segna una netta discrepanza rispetto alle regole che normano l’assunzione nel pubblico impiego.

Il bando parla chiaro: il candidato, si legge, “deve essere in possesso di una certificazione, in corso di validità, che attesti la conoscenza della lingua inglese”. E’ inoltre richiesto “un livello non inferiore al B2 rilasciato dagli enti certificatori riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione”. Insomma, così come è scritto, il bando tiene fuori dalla procedura di selezione sia i madrelingua inglesi sia coloro i quali conoscono anche molto bene l’inglese pur non avendo alcuna certificazione in merito.

Un problema, questo, segnalato da più parti e rilanciato dal professor Salvatore Dettori, docente di Diritto amministrativo all’Università di Teramo. Secondo Dettori, se il nodo della questione era la ricerca di personale che parlasse inglese, sarebbe stato preferibile “testare la conoscenza della lingua durante un concorso e non tramite una certificazione, peraltro richiesta in questo modo”.

Nonostante ciò, e a fronte delle evidenti incoerenze con la procedura selettiva descritta nel Testo Unico del pubblico impiego, il presidente dell’Inps Tito Boeri ha dato mandato di proseguire su questa linea: “Gli uffici legali hanno valutato il rischio ricorsi – ha detto Boeri – e hanno deciso che sarebbe il caso di proseguire sulla strada già intrapresa”.