Creval sotto osservazione dopo il downgrade di Fitch

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Downgrade per il rating di Credito Valtellinese da parte di Fitch

Fitch abbassa il rating su Creval ma resta alla finestra in attesa delle contromosse dell’istituto bancario. L’agenzia di valutazione ha spostato da BB- a B- il proprio giudizio sul lungo termine per il Credito Valtellinese, sottolineando al tempo stesso come il downgrade sia “sotto osservazione”. Una formula che indica la volontà di seguire da vicino l’impegno di Creval nell’aumentare il capitale e disfarsi di oltre 2 miliardi di euro di crediti dubbi o difficilmente recuperabili.

Il taglio del rating di lungo termine ha colpito nella stessa misura anche il Viability Rating (VR), parametro sull’autosufficienza di un istituto di credito, tagliato anch’esso a B-.

Il downgrade ha colpito in Borsa pesantemente le valutazioni del Credito Valtellinese: il titolo è crollato ieri sul listino di Milano, -7,90%, mentre oggi piazza Affari ne ha sospeso gli scambi su un -8,88% teorico.

Il futuro di Creval passa ora per le mani del CdA e della sua capacità di ripulire il bilancio, riducendo i crediti deteriorati e al contempo rafforzando le disponibilità finanziarie con un aumento di capitale di 700 milioni di euro entro il primo trimestre 2018, come annunciato dall’istituto fondato a Sondrio nel 1908. Un’operazione necessaria ma complicata e di difficile realizzazione, avverte Fitch, che nel suo giudizio prospetta inoltre il baratro al quale Creval si espone: “l’incapacità di portare a termine queste operazioni – scrive l’agenzia di rating – aumenterà il rischio che la banca fallisca, data la sua più limitata flessibilità finanziaria”.

Trasformasi in società per azioni da banca popolare nel 2016, il Credito Valtellinese impiega circa 4000 dipendenti. Il piano industriale di ristrutturazione verso un aumento dell’utile, in caduta nel 2016 con una perdita di 333 milioni di euro, prevede un taglio dei costi operativi con la riduzione sia del numero degli sportelli, -20%, che del personale, -7%.