Economia creativa: di cosa si tratta?

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economia creativa

John Howkins è l’autore britannico che nel 2001 creò e rese popolare il concetto di economia creativa attraverso il libro “The creative economy – How people make money from ideas” (“L’economia creativa – Come le persone fanno i soldi dalle idee”).

Nel libro, tradotto in 11 lingue e diventato best seller internazionale, Howkins analizza l’inedito rapporto tra creatività individuale ed economia di mercato, evidenziando come l’industria interessata alla produzione di servizi o beni attraverso l’impiego delle capacità creative della propria forza lavoro (come per i settori delle Arti performative e visive, della moda, di musica, cinema, televisione e, più in generale, per tutti quei settori che richiedono come requisito produttivo necessario l’innovazione), avrebbe potuto assicurare ai nuovi sistemi economici del terzo millennio maggiori garanzie di sviluppo e di diffusione di benessere rispetto alle tradizionali economie “ripetitive” del manifatturato e dell’assemblaggio.

Il dibattito, iniziato con la pubblicazione del libro, si è esteso a livello internazionale e nel 2008 l’Onu propose, agli allora Stati membri, un’attenta discussione in merito alla relazione tra creatività, cultura, economia e tecnologia, ovvero l’abilità di creare e far circolare capitale intellettuale in grado di generare guadagno, nuovi posti di lavoro e di promuovere inclusione sociale, diversità culturale e sviluppo umano.

Ad oggi il dibattito continua e i tavoli di confronto procedono spesso a velocità diverse: ci sono molti Paesi di grande peso demografico, spiega Howkins, quali la Russia, il Brasile, l’India e l’Indonesia che non sono ancora entrati nel confronto internazionale creativo nel ruolo di attori principali.

Howkins sostiene inoltre che creatività ed innovazione siano forze fondamentali in grado di trasformare il mondo. Ovunque nel mondo l’economia creativa sta crescendo più velocemente del manifatturato e dei servizi tradizionali, pertanto i Paesi che si concentreranno su creatività ed innovazione saranno quelli in grado di espandere maggiormente le proprie economie e diventare sempre più solidi.