Equitalia, si cambia: condono su interessi e sanzioni

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La Legge di Bilancio 2017 sancisce una volta per tutte l’abolizione di Equitalia e la contestuale apertura di un’era tutta nuova, un’era in cui il nuovo ente di riscossione dei tributi avrà un approccio totalmente diverso nei confronti di coloro che devono dei soldi al Fisco. Come preannunciato dal premier Matteo Renzi e poi confermato dal viceministro dell’Economia Zanetti, la manovra finanziaria ha reso ufficiale una volta per tutte l’eliminazione di sanzioni e interessi di mora maturati sulle tasse evase.

La novità è stata comunicata dallo stesso governo durante la presentazione della Legge di Bilancio 2017, ma il cambio di passo non piace molto alle opposizioni che parlano di un condono mascherato e inaccettabile perché, a loro dire, farebbe una sorta di favore a tutti coloro che hanno evaso le tasse (o che hanno intenzione di iniziare a farlo). Vediamo però nel dettaglio che cos’è cambiato di preciso con la riforma di Equitalia, e soprattutto cerchiamo di capire le ragioni di chi parla di “condono mascherato”.

Che cos’è il condono Equitalia

Il condono Equitalia interesserà all’incirca 3 milioni di contribuenti ed è stato voluto proprio per permettere di contrastare più efficacemente l’evasione fiscale. In pratica, la misura introdotta va a ripercorrere un terreno già tracciato dalla volontary disclosure: ciò significa che i contribuenti che decideranno di denunciare al Fisco le tasse inevase e che vorranno pertanto mettersi in regola, potranno pagare il dovuto senza doversi sobbarcare il costo aggiuntivo di sanzioni e interessi di mora.

Non si tratta di un condono vero e proprio (visto che il significato originale di condono è leggermente diverso), ma di una misura con cui il governo sta provando a convincere quanti più contribuenti possibili a regolarizzare la loro posizione con il Fisco. Insomma, con il condono Equitalia arriverà di fatto uno “sconto” per coloro che decideranno di “costituirsi” e di collaborare con il Fisco per sanare la propria posizione debitoria; uno sconto che eviterà loro di pagare interessi di mora, sanzioni e aggio di riscossione e che permetterà allo Stato di recuperare una cifra stimata in 5 miliardi di euro.

Del resto, il governo sa bene come la voluntary disclosure possa convenirgli: le misure di collaborazione volontaria introdotte finora hanno riportato nelle casse dell’erario fino a 1.5 miliardi di euro in più rispetto a quanto era stato ipotizzato inizialmente.

Equitalia: come funziona il condono

Come abbiamo già detto, con il condono Equitalia, gli evasori che decideranno di collaborare con il Fisco verranno non più vessati, ma premiati per la loro volontà di mettersi in regola. I contribuenti che aderiranno alla voluntary disclosure potranno pagare le cartelle Equitalia sotto forma di rate, con un piano di rateizzazione che potrà durare fino a un massimo di 3 anni (anche se sembra vi sia la possibilità di allargare ulteriormente questo lasso di tempo).

La contestuale eliminazione degli interessi, delle sanzioni e dell’aggio sulle cartelle esattoriali, però, non sarà valida indistintamente di caso in caso, ma verrà applicata esclusivamente per debiti iscritti a ruolo fino a 100.000 euro: il condono riguarderà quindi un’ampia platea di persone, soprattutto normali cittadini e imprese in crisi (visto e considerato che debiti sotto i 100mila euro riguardano per lo più contribuenti “normali” e non grandi multinazionali).