Facebook pagherà le tasse, anche in Italia

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Facebook pagherà le tasse

Il colosso mondiale dei social network ha annunciato, ovviamente in un post sulla sua newsroom, un cambio di direzione con importanti ricadute per le finanze italiane: dal 2018 infatti Facebook opererà, per quanto riguarda la pubblicità presente sulle sue pagine, attraverso “strutture di vendita locale”.

In attesa di capire esattamente quali meccanismi adotterà la creatura di Mark Zuckerberg per raccogliere le inserzioni e gestirne i ricavi, si tratta senza dubbio di una buona notizia per le casse dello Stato, considerando che fino a oggi la massa di utili generata dall’attività pubblicitaria su Facebook, anche se ottenuta in Italia, finiva per transitare, attraverso ingegnose partite di bilancio, nella sede madre del gruppo in Irlanda, dove le multinazionali e i big dell’informatica possono godere di una tassazione privilegiata. E così, ad esempio, nel 2015 Facebook Italia ha pagato appena 203mila euro di imposte, a fronte di ricavi provenienti principalmente da attività pubblicitaria superiori ai 200 milioni.

La combinata azione di pressione dell’opinione pubblica e dei governi europei, con Italia, Francia e Germania in prima fila per concertare un piano fiscale comune e regolare la prateria dove i giganti della rete operano ai bordi dell’elusione, ha provocato la contromossa del social: un atto di buona volontà pensato per evitare misure punitive ed economicamente onerose.

A partire dai prossimi mesi, saranno quindi contabilizzate nei bilanci delle sussidiarie nazionali le cifre raccolte da Facebook con la vendita di spazi pubblicitari, in nome della logica che prevede la registrazione dei ricavi nei paesi dove questi avvengono e non nella sede della holding, Dublino, come nel caso del social.

Sempre sul fronte fiscalità, prosegue in Parlamento la marcia verso l’approvazione della “web tax”: con un’aliquota fissa del 6% sui ricavi delle transazioni finanziarie digitali, l’imposta potrebbe generare un gettito totale di circa un miliardo di euro all’anno.