Ferrovie dello Stato pronte per la Borsa

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Il prossimo 28 settembre si conoscerà la quotazione in Borsa del gigante pubblico italiano Ferrovia dello Stato che si avvia al collocamento azionario nel 2017. L’amministratore delegato del gruppo, Renato Mazzoncini, rifiuta di assimilare la quotazione a una privatizzazione. Le Ferrovie fanno parte dell’identità nazionale italiana, si pensi a come sono stati importanti i binari d’acciaio e i treni a carbone nell’unificare l’Italia (e le altre nazioni europee) nell’Ottocento, e quale importanza abbia avuto e continui ad avere la rete delle Fs per l’economia e la società italiana. È una delle infrastrutture strategiche del Paese. Comunque si va verso una svolta parziale in direzione del mercato, e il passo è stato meditato a lungo.

Al momento il gruppo Fs è al 100% di proprietà del Tesoro. Mazzoncini ha detto che la quotazione sarà uno strumento industriale per rafforzare l’azienda e che sulle sue modalità c’è perfetto accordo con il ministro dell’Economia Padoan e con quello dei Trasporti Del Rio. Si stanno valutando invece le due opzioni della cessione di quote e dell’aumento di capitale ma il 28 settembre si saprà tutto anche sulla fusione tra Fs e Anas. Il ministro Delrio spiega che dopo aver studiato per due mesi si è sempre più convinto dell’utilità di mettere in sinergia due società forti come Fs e Anas. Mazzoncini ha aggiunto che si è molto lavorato per definire l’uscita di Anas dal perimetro della pubblica amministrazione.

Anche per questi motivi il nuovo piano industriale dovrà segnare una svolta. La novità più vistosa è la sua durata: non più cinque anni, che sono un orizzonte troppo piccoloma dieci anni, dal 2017 al 2026, perché in 10 anni è possibile introdurre una visione, secondo Mazzoncini.

Sul futuro piano industriale invece non ci sono molte anticipazioni. L’amministratore delegato si limita a dire che si fonderà su cinque pilastri e che tali pilastri saranno la mobilità integrata, la logistica integrata, le infrastrutture integrate, l’internazionalizzazione e la digitalizzazione. Secondo Mazzoncini, ci sarà un rilancio del settore merci con investimenti rilevanti.

Uno dei motivi per cui le Fs si quotano in Borsa è presentarsi con maggiore credibilità all’estero come gruppo orientato al mercato in vista di un’espansione internazionale. Dopo l’acquisto della società ferroviaria greca Trianose, le Fs stanno considerando l’acquisto della maggiore società di trasporto su gomma olandese, Qbuzz, appena messa in vendita dalle ferrovie olandesi. E a Innotrans le Fs hanno firmato un accordo con le ferrovie francesi e tedesche in vista dell’emissione di biglietti comuni.