Italo sarà quotata in Borsa entro fine febbraio

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Italo sarà quotata in borsa entro fine febbraio

Italo, la compagnia di treni ad alta velocità che corre su e giù per l’Italia in competizione con Trenitalia, è pronta per piazza Affari. Sono stati infatti presentati presso il Mercato Telematico Azionario i documenti necessari per la quotazione sulla borsa di Milano: per coprire l’ingresso di nuovi azionisti il gruppo che controlla la società di trasporti su rotaia metterà a disposizione una parte del capitale esistente, privilegiando in questa prima fase soltanto gli investitori istituzionali.

Per permettere l’ingresso di nuovi capitali e azionisti saranno con ogni probabilità ridotte le quote di partecipazione dei principali attori della società: Intesa Sanpaolo, che controlla il 19,2%, Diego Della Valle con il 17,4%, il gruppo assicurativo Generali (14,6%), Peninsula Capital (12,8%) e Luca Cordero di Montezemolo (12,4%), che al momento ricopre anche la carica di Presidente.

Optando per la corsia preferenziale rappresentata dagli investitori istituzionali, Italo conta di chiudere la partita, una volta approvati i passaggi necessari per la quotazione, in tempi brevi, entro fine febbraio. Nel caso di ricezione altamente positiva all’offerta, è previsto sin da ora un ampliamento del numero di azioni sul banco: al 35-40% di capitale inizialmente a disposizione si aggiungerebbe quindi, con lo scatto dell’opzione greenshoe, un ulteriore pacchetto pari al 15% delle quote azionarie.

In dote ai nuovi investitori Italo può portare un bilancio sano, grazie al 2017 appena concluso in crescita, che ha fruttato ai soci attuali un dividendo di 30 milioni di euro sui 33,8 milioni di utili realizzati in esercizio. Non solo: oltre a essersi rafforzata sul mercato, sgomitando con la competizione ingombrante di Trenitalia, Italo ha recentemente avviato una dinamica politica di sviluppo, sulla quale oggi chiede il sostegno di capitale fresco con la quotazione in borsa: appena lo scorso ottobre è stata presentata alla stampa l’introduzione di nuovi treni in dotazione, e proprio in quell’occasione pubblica il presidente Montezemolo aveva preannunciato l’ipotesi di un’entrata in borsa per garantire e consolidare i progetti di ampliamento.