Partite Iva, nel 2017 costi in ulteriore aumento: 514 euro in più

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Arrivano i primi dati sulle partite IVA in Italia nel 2017

Nonostante il congelamento dell’onere contributivo riguardante la Gestione Separata, i costi delle partite Iva sono continuati ad aumentare anche nell’anno 2017, e lo hanno fatto per un valore complessivo di 2.4 miliardi di euro. In pratica l’aumento medio registrato è pari a 514 euro, con costi che sono passati da 9.577 euro a 10.091 euro.

A diffondere questi dati è un dossier della Fondazione nazionale dei commercialisti, che rileva come l’aumento dei costi nel mondo del partite Iva abbia portato le stesse a movimentare adempimenti fiscali per 60,4 miliardi di euro, a fronte dei 58,1 miliardi del 2015.

“La situazione che si è andata creando ha raggiunto un livello di allarme tale per cui sia il contribuente che il professionista, nel loro rapporto con il Fisco e la Pubblica Amministrazione, hanno la sensazione di essere visti più come sudditi che come cittadini attivi di uno Stato di diritto”, ha commentato amareggiato il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani.

“Ci troviamo di fronte ad un vero caos normativo e applicativo, complesso sia da gestire che da interpretare, e che è arrivato al punto di costringere gli studi professionali a lavorare male, in un perenne stato di emergenza e con disagi che si ripercuotono sui contribuenti”. Da qui l’auspicio dei commercialisti affinché la normativa che attiene alle partite Iva venga profondamente rivista e che il sistema fiscale diventi oggetto di rivisitazione.

Ma come vengono fuori tutti questi costi? A detta dei commercialisti, al di là di imposte, tasse e contributi, ciò che pesa sono tutti quegli oneri fiscali che hanno a che fare con la strategia di lotta all’evasione fiscale, ultimamente costruita a suon di misure quali reverse charge, split payment, trasmissione periodica delle liquidazioni Iva, comunicazione altrettanto costante delle fatture emesse e ricevute (vedi spesometro) e fatturazione elettronica obbligatoria nei confronti della Pubblica Amministrazione (che di qui a breve diverrà tale anche nei rapporti tra privati).