Rottamazione Cartelle, scadenza 7 dicembre

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Nuovi termini per la rottamazione delle cartelle

Si attende oggi la fiducia della Camera per il via libera alle nuove norme previste per la rottamazione delle cartelle esattoriali della ormai ex Equitalia.

Si sta lavorando a un’edizione bis, ma intanto per chi ha già aderito alla prima edizione della rottamazione delle cartelle esattoriali c’è già una novità: la data ultima per non perdere l’agevolazione è stata fissata (o meglio, posticipata) al 7 dicembre.

In pratica coloro i quali avevano aderito alla rottamazione ma non avevano versato le prime due rate secondo i tempi previsti, potranno recuperare e mettersi in regola versando il tutto entro il 7 dicembre (anziché entro il 30 novembre così come prevedevano le regole originarie). In questa data scadranno sia quelli che avevano scadenza al 31 luglio che al 2 ottobre scorsi.

Inoltre, per quanto riguarda il piano di rottamazione, chi ne aveva uno che prevedeva 4-5  rate fino a scadenza ad aprire 2018, avrà tempo fino al 31 luglio 2018. Resta invariata invece la rata di settembre 2018.

Oltre a questo posticipo, le novità introdotte dal decreto fiscale ridisegnano i contorni della rottamazione, ampliandone di fatto il raggio di applicazione. Infatti, se inizialmente la definizione agevolata riguardava situazioni inerenti un arco di tempo piuttosto ristretto, ora la sanatoria definita “extra-long” estenderà la rottamazione delle cartelle che vanno dal 2000 al settembre 2017.

Chi vuol approfittare di questa novità dovrà aderire al regime entro il 15 maggio 2018, data a partire dalla quale la neonata Agenzia della Riscossione effettuerà tutte le verifiche del caso e, a fronte di un esito positivo, provvederà a mettersi in contatto con il debitore.

Il riferimento del 15 maggio riguarda anche i cosiddetti “ripescati”, ossia quei contribuenti che avevano ottenuto una rateizzazione in passato ma che poi non avevano più rispettato la tabella di marcia dei pagamenti: nel loro caso quindi si potrà saldare il debito non più pagato entro il 31 luglio, per poi beneficiare della rottamazione relativamente alla parte residua.

In definitiva, il decreto fiscale ridisegnato dalla Commissione Bilancio del Senato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale rende più flessibile (con le date) ed estende (a chi prima non ne aveva diritto), i termini della rottamazione.