Tasse sulle imprese: tutte le novità della Legge di Bilancio

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tasse sulle imprese

La prossima Legge di Bilancio si preannuncia ricca di tante novità soprattutto per pensionati e imprese. E se sui pensionati sono già state spese molte parole tanto da esserci spazio per poche sorprese in merito agli interventi che verranno intrapresi, di imprese e di pressione fiscale se ne sta incominciando a parlare solo da qualche ora a questa parte. Fonti interne a Palazzo Chigi e lo stesso premier Matteo Renzi, infatti, hanno aperto a molte novità che dovrebbero trovare il plauso degli imprenditori.

Prima di tutto, il governo avrebbe intenzione di intervenire sulla pressione fiscale che grava sulle imprese attraverso due interventi, di cui il primo volto ad abbassare l’Ires dal 27.5% al 24% (così come stabilito dalla Legge di Stabilità 2016). Il secondo pilastro dell’intervento dovrebbe riguardare invece la nuova Iri, cioè l’imposta sul reddito delle imprese che verrà fatta pagare alle società di persone e alle imprese individuali.

Ora come ora piccoli imprenditori, artigiani e commercianti pagano l’Irpef ad aliquota marginale sui guadagni ottenuti con le loro attività, ma dalla riforma in poi, gli utili lasciati in azienda verranno assoggettati appunto a questa nuova tassa fissata al 24%. Il risparmio in questo caso sarebbe garantito a coloro che manovrano utili da più di 30mila euro annui, visto che l’Irpef pagata attualmente – dai 30mila euro in su – prevede aliquote ben al di sopra del 24%. L’Iri, dunque, si applicherebbe soltanto agli utili reinvestiti in azienda, mentre i ricavi che ogni imprenditore sfrutterà a titolo personale continueranno ad essere assoggettati all’Irpef e ai suoi scaglioni che vanno dal 23 al 43%.

In pratica, con l’Ires e l’Iri entrambe al 24%, di fatto si verrebbe a creare una sorta di flat tax per gli utili prodotti dalle imprese di ogni tipo: indipendentemente dalla natura giuridica dell’attività, in Italia la tassazione diretta sul reddito delle imprese potrebbe diventare sicuramente più competitiva.

Per quanto riguarda i costi, l’intervento sull’Ires avrà un costo pari a 3 miliardi di euro annui, mentre invece la misura sulla nuova Iri avrà un costo stimato pari a 700-800 milioni: in pratica, la manovra di Bilancio dovrebbe poter alleggerire la pressione fiscale sulle imprese per circa 4 miliardi di euro.

Ma non è esattamente finita qui, visto e considerato che il governo ha già annunciato, proprio per voce di Matteo Renzi, di voler portare anche l’aliquota sulle partite Iva non iscritte ad alcuna gestione professionale dall’attuale 27.72% al 25% (anche se il previsto innalzamento delle spese assistenziali per maternità e malattia dall’attuale 0.72% a una percentuale compresa tra l’1 e l’1.5% potrebbe portare l’aliquota complessiva al 26-26.5 per cento).