Venezuela senza punto di ritorno: economia ko

0
maduro venezuela

Su queste pagine abbiamo dato ampio risalto alla crisi del Venezuela: con un’inflazione che ha ormai toccato le tre cifre, con una popolazione senza più forze, un governo che di democratico non ha più nulla e un contesto socio-economico al collasso, la crisi sembra aver raggiunto il punto di non ritorno.

La crisi del Paese ha tenuto con il fiato sospeso il mondo intero, e lo ha fatto sia da un punto di vista politico che da un punto di vista economico. Si tratta di una condizione che per la verità ci si trascina dietro da anni, ma che ha trovato il suo punto di maggior debolezza negli ultimi tempi, sotto il governo socialista di Maduro, la cui politica economica ha dato prova del fallimento più totale (tanto da fare del Venezuela la peggiore economia del Sudamerica).

Il Pil del Paese, non a caso, continuerà a scendere per tutto il 2017, mentre l’inflazione si prevede schizzerà al 700% (o almeno queste sono le stime elaborate dal Fondo Monetario Internazionale). Dal punto di vista valutario, l’economia continuerà a soffrire in maniera enorme delle performance del bolivar, una moneta in crisi sotto ogni aspetto.

Insomma, la percezione da dentro e fuori il Venezuela è pressoché unanime: quello di Maduro si è rivelato un governo incapace di risolvere la crisi e colpevole di aver propinato al Paese delle ricette fallimentari. Nonostante questo il presidente Nicolas Maduro è convinto della bontà delle sue azioni e sta riuscendo a tenere testa ad un’opposizione che vuole le sue dimissioni e che, giorno dopo giorno, inevitabilmente incalzata dal rischio default, va allargandosi.

Maduro dal canto suo non solo non ha risposto con una politica economica efficace, ma alla crisi ha pensato bene di riproporre la sua figura come unica soluzione possibile: il suo governo ha cercato di rafforzare i propri poteri con ogni mezzo possibile, mettendo mano alla Costituzione fino a spingersi ad arrestare dissidenti politici e protestanti. Si stima infatti che più di 40 persone siano state uccise a causa dei sempre più frequenti scontri di piazza con le forze dell’ordine.

L’economia del Venezuela, insomma, è al collasso. In una intervista rilasciata a Forbes, Nicholas Watson, analista della Teneo Intelligence, ha detto che il controllo del governo sul bolivar sta peggiorando le cose: secondo Watson, Maduro, se solo lo volesse, avrebbe tutti i poteri per cambiare il corso degli eventi, ma la sua debolezza e la sua incapacità gli impediscono di farlo. E la fase terminale del Venezuale è ormai alle porte.