Come Cardano vuole battere Ethereum e Bitcoin

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Come Cardano vuole battere Ethereum e Bitcoin

Gli sviluppatori di Cardano, il progetto soprannominato Ethereum del Giappone, ha recentemente annunciato di aver ripensato la propria tecnologia da zero e che proprio grazie a questa rivoluzione sono convinti di possedere una nuova carta da giocare per battere Ethereum e Bitcoin. Ma in che modo, precisamente, pretenderebbe di sfidare i due giganti del mercato delle criptovalute?

In questo momento, Cardano si piazza al settimo posto nella classifica delle criptovalute a maggior capitalizzazione, la stessa in cui BTC e ETH figurano al primo e secondo posto, seguite da Ripple e Bitcoin Cash. Con il Litecoin piuttosto stabile in quinta posizione, l’ADA di Cardano se la gioca contro NEO, un’altra realtà molto interessante che sta ottenendo molto successo proprio negli ultimi giorni.

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Su cosa punta Cardano? Sulla scalabilità.

Cardano mira a risolvere i problemi che affliggono maggiormente le altre criptovalute, come ad esempio quelli legati alla flessibilità, alle limitazioni per via del protocollo, alla lentezza delle transazioni e ai loro costi. Per tutti questi problemi, Cardano propone un nuovo sistema di crittografia rivoluzionario, flessibile e ‘democratico’.

Secondo gli sviluppatori di Cardano, se Bitcoin rappresenta la prima generazione di criptovaluta ed Ethereum il secondo, Cardano si prepara a diventare la terza. Se Bitcoin ha lanciato la tecnologia blockchain dencentralizzata, Ethereum ha aggiunto a tale tecnologia gli smart contracts, con regole e protocolli programmati durante la transazione. Cardano a tal proposito pone al centro di tutto il problema della scalabilità.

Cardano ripartirà dalla scalabilità, quindi, in una nuova criptovaluta costruita ‘da zero’, piuttosto che mettere tali concetti in pratica su un’altra piattaforma.