Nel mese di febbraio la quotazione di Ripple si è mossa soprattutto in un intervallo compreso tra 0,90 e 1,15 dollari mentre quella di Ethereum ha cercato più volte di sfondare la quota 900 dollari. Queste fluttuazioni hanno favorito, più che operazioni di acquisto tradizionali, operazioni di trading al rialzo e ribasso. Ma in cosa consiste questa tipologia di operazioni?
La scelta di comprare Ripple o Ethereum per soli fini speculativi trova un’alternativa valida nel trading online su XRP o ETH, la valuta digitale del progetto. Infatti, se l’obbiettivo dell’acquisto è esclusivamente quello di aspettare che la stessa valuta aumenti di valore per poi rivenderla sul mercato, allora più efficace può rivelarsi la possibilità di negoziare su strumenti finanziari che consentono di mirare a dei risultati economici in base ai rialzi ma anche ai ribassi del suo valore.
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Infatti, se con l’acquisto tramite exchange si possono ottenere plusvalenze soltanto con i rialzi del prezzo successivi, con il trading di CFD ad esempio si possono ottenere plusvalenza anche con i ribassi.
Le differenze tra acquisto di XRP o ETH tradizionale e trading con CFD
Tra le principali differenze tra comprare XRP su una piattaforma exchange e negoziare CFD sul loro valore, quindi, vi è il fatto che questi ultimi consentono di aprire anche posizioni di tipo Short, ovvero al ribasso. Le posizioni al rialzo, invece, vengono denominate Long. Sulle piattaforme di trading con CFD, come la piattaforma di trading Plus500, le posizioni hanno dei nomi più semplici: “Acquista” per le posizioni al rialzo; “Vendi” per le posizioni al ribasso.
La seconda differenza sta nella possibilità di operare con leva. La leva è un meccanismo che consente di aprire una posizione di acquisto o vendita utilizzando solo una parte del capitale nominale su cui si negozia. Ad esempio, se si intende negoziare su una quantità di XRP pari a 1000 euro, con una leva 1:5 si potrà farlo con 200 euro. Questa somma si definisce margine. Alla chiusura dell’operazione viene restituito al netto di profitti o perdite.
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Infatti, un elemento da sottolineare è che anche i CFD, così come ogni altro strumento finanziario, presentano dei rischi. Tuttavia, è giusto evidenziare che vi sono piattaforme che presentano la protezione dal saldo negativo e quindi l’impossibilità di rischiare più di quanto depositato. E’ preferibile utilizzare queste piattaforme, soprattutto per chi non ha ancora abbastanza esperienza.
Ethereum o Ripple, difficilmente spendibili
Le valute digitali di Ethereum e Ripple sono state create come parte integrante di progetti relativi a smart contracts (per quanto riguarda il primo) e per progetti relativi all’ottimizzazione dell’efficacia nei pagamenti interbancari e transfrontalieri (per quanto riguarda il secondo. A parte quindi il loro valore di scambio, al momento sono difficilmente spendibili a meno che non si utilizzino effettivamente all’interno dei circuiti per i quali sono pensati.
Ciò detto, la differenza tra l’acquisto di ether o ripple tramite exchange e la negoziazione di CFD sul loro valore è minima ma che vede anzi dei vantaggi per questa seconda metodologia, per il fatto di poter operare anche al ribasso. A tal proposito facciamo presente che con i CFD non si possiedono ether o ripple ma si negoziano solo CFD sul loro valore.