Corea del Sud: da oggi scattano nuove regole per criptovalute

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Inizia la stretta delle banche Sud Coreane riguardo al Bitcoin

Da oggi in Corea del Sud scatta il divieto di trading di criptovalute in modo anonimo. Chiunque voglia acquistare o vendere bitcoin o altre valute digitali, dovrà farlo in modo trasparente, con un conto per il quale si è proceduto all’identificazione. Questo potrebbe portare ad alcuni contraccolpi sul mercato, che oggi vede la quotazione BTC in flessione rispetto agli ultimi 2 giorni.

In questo momento, alle ore 15:55 del 30 gennaio 2018, la quotazione dei bitcoin segna quota 10.682$ (quotazioni CoinMarketCap).

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Da oggi quindi nessuno in Corea del Sud potrà operare compravendite in modo anonimo. Una soluzione che potrebbe piacere anche ad altri paesi e di cui si potrebbe persino discutere al prossimo G20.

Negli scorsi giorni, anche Theresa May e il ministro delle finanze britannico si sono espressi che richiamano una regolamentazione, preoccupati per la popolarità dei bitcoin nel mondo del crimine.

Tante novità, quindi, per il bitcoin, che ai fattori propedeutici alla sua volatilità, dovrà aggiungere tutte le discussioni e i provvedimenti riguardanti possibili regolamentazioni. La Corea del Sud è stata di fatto il primo paese ad aver attuato un provvedimento che si pone come una via di mezzo, tra il divieto assoluto e la libertà di negoziazione. Anche se, va precisato, si sono rese evidenti anche le numerose modalità di elusione di tali divieti, che per molti aspetti sono ancora per il momento difficilmente applicabili alla perfezione.

Una decisione, quella della Corea del Sud, che va ad infliggersi su tutte le criptovalute, anche se va detto che il bitcoin resta sempre la più discussa.