Criptovalute e valute digitali, tra FED e istituzioni

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Le criptovalute e le valute digitali sempre più sotto i riflettori delle istituzioni come FED e Banca d'Italia

Il fenomeno delle criptovalute e delle valute digitali sembra essere entrato in una nuova fase, che potremmo definire “istituzionale”. Infatti, sempre più numerose sono le fonti istituzionali autorevoli che ne discutono. Tra le varie, in questi giorni si è assistito alla valutazione di un lancio di una nuova criptovaluta da parte della FED, la Federal Reserve, ovvero la banca centrale degli Stati Uniti. A questa si è aggiunta anche una dichiarazione concernente maggiormente l’Italia, da parte del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.

A proposito della FED, hanno avuto enorme eco le dichiarazioni di Randal Quarles, vice presidente per la supervisione della Federal Reserve. Questi ha affermato che sebbene il fenomeno delle criptovalute e in primo luogo del Bitcoin non venga ritenuto preoccupante per le sue attuali dimensioni, altra cosa invece sarebbe considerarlo su una scala amplificata da una “istituzionalizzazione”. Secondo Quarles, una valuta digitale emessa dalla Federal Reserve sarebbe molto più ampiamente diffusa (per via dell’autorità emittente) ma sarebbe comunque in costante grave rischio di attacco hacker. Un rischio, questo, che la FED al momento non è disposta a correre.

Ignazio Visco, così come altri suoi colleghi presidenti delle banche centrali di tutto il mondo, si trova nella posizione di doversi costantemente aggiornare e cercare di informare l’opinione pubblica degli investitori (e soprattutto neo investitori) riguardo al fenomeno delle criptovalute e delle valute digitali. Tale fenomeno è infatti in crescita esponenziale, una crescita che segue anche gli incredibili risultati ottenuti dal Bitcoin negli ultimi giorni, arrivato a sfondare quota 11.000 dollari, per poi scendere a quota 9.500 e portare come periodicamente accade a parlare di bolla Bitcoin, oltre che dell’altrettanto (e forse più) fisiologica presa di profitto. Le parole di Ignazio Visco in sintesi sono state rivolte alla prudenza, poiché si tratta di un campo ancora incerto e che occorre sempre considerare i rischi di prima di seguire ciecamente delle operazioni d’investimento che da un punto di vista tecnico sono difficilmente comprensibili. D’altro canto, i rischi esistono in ogni tipo di attività finanziaria, così come dall’altro lato del muro istituzionale evidenziano esperti di criptovalute e Bitcoin.

Nel frattempo, cresce anche il numero delle criptovalute messe a disposizione per la negoziazione sulle piattaforme trading come asset sottostanti, come ad esempio nella piattaforma di trading CFD Plus500. In conclusione, il semplice fatto che di criptovalute e valute digitali ne parlino sempre più anche le istituzioni, vuol dire che si tratta di una nuova realtà (sebbene virtuale) con cui iniziare a prendere confidenza, soprattutto da parte di chi desidera investire.