Applicare il registro di archiviazione di dati, sicuro e condiviso, alla base della tecnologia blockchain e utilizzare un sistema di pagamento in criptovaluta per scambiare, acquistare e vendere le immagini in rete: è questo il senso dell’operazione KODAKCoin, lanciata dal colosso statunitense che ha scritto la storia della pellicola e della fotografia.
Alla fine di gennaio, in collaborazione con Wenn Digital, sarà lanciata da Kodak l’ICO, Initial Coin Offering, che introdurrà nel mondo delle monete virtuali una nuova criptovaluta e segnerà l’ingresso di una delle più rinomate compagnie della fotografia nel trend finanziario del momento, oltre a portare un patrimonio non ancora specificato nelle casse della ditta fondata a New York nel 1888.
La piattaforma sviluppata permetterà agli utenti di negoziare le proprie immagini in modo sicuro grazie a un sistema crittografico di protezione dati, e la compravendita delle fotografie, nel pieno rispetto del copyright, potrà essere effettuata con una moneta specifica, la KODAKCoin, che così può entrare in concorrenza con le altre criptovalute e emularne le straordinarie prestazioni che hanno segnato il 2017 appena concluso.
L’operazione è già stata benedetta dal mercato, che ha premiato il titolo, negli scambi di ieri, con un fenomenale +117%, e ha fatto balzare le quotazioni a Wall Street di Eastman Kodak Company dai 3.10 dollari nella mattinata a 6.80 in chiusura. Con l’ICO prevista a fine mese e autorizzata dalla Commissione Usa sugli Scambi, la SEC, Kodak, dopo aver permesso a milioni di persone di catturare i ricordi nella carta fotografica, dimostra di saper anche guardare al futuro. Sono oramai lontane le difficoltà con le quali ha aperto il nuovo millennio, passando addirittura per un periodo di amministrazione controllata a seguito del fallimento subito nel 2011; abbandonato il rullino, ormai obsoleto, e dopo aver concentrato il proprio core business sulla fotografia digitale, oggi Kodak dimostra di voler investire sulle modernissime tecnologie blockchain.
