G20 ridà fiato al Bitcoin ma non a Ripple e Ethereum. Quanto durerà?

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Dal G20 voci che fanno rifiatare il Bitcoin ma non Ripple ed Ethereum

Il Bitcoin sembrava veramente alle strette, per via dell’inizio dei lavori del G20 che proprio durante il 19 e il 20 marzo avrebbero dovuto parlare anche di criptovalute, tra cui il BTC. E così infatti è stato, solo che l’esito a quanto pare sarebbe diverso da quello che ci si aspettava. Infatti, stando quanto afferma Bloomberg, da un comunicato ufficioso (e quindi, non ufficiale), si apprenderebbe che dai tavoli delle commissioni del G20 vi sarebbe un’apertura alle valute digitali, come forma di espressione della nuova economia.

Sebbene i resoconti ufficiali debbano essere ancora pubblicati, la sola diffusione del comunicato ufficioso ha ridato fiato alla quotazione Bitcoin che risale verso i 9000 dollari. In questo momento, alle ore 18 di mercoledì 21 giugno, la quotazione del BTC è pari a 8962 sul dollaro, secondo le medie fornite da CoinMarketCap, che prende come riferimento diverse piattaforme di scambio in cui è quotato anche il Bitcoin.

Ripple ed Ethereum restano indietro

Se la criptovaluta madre torna verso i 9000, Ripple non riesce a tenere il passo e approfittare di questa situazione di sollievo. Oggi infatti quota 0,69 dollari, con una variazione percentuale su base giornaliera che vede una perdita del 1,67%.

Ethereum fa meglio, con una variazione percentuale sempre sulle 24 ore pari al +2,85% e una quotazione degli Ether sul dollaro che si attesa a quota 564 dollari. Comunque ben al di sotto, praticamente la metà, della quota superiore ai 1000 dollari toccata a inizio anno.

Sia per gli XRP di Ripple che per gli ETH di Ethereum, l’attestazione a questi nuovi livelli dimostra la loro effettiva sopravvalutazione nei mesi precedenti. Se sono destinate a salire, avranno modo di farlo in condizioni di mercato non “drogate” dall’eccessivo entusiasmo.

Bitcoin è anche quotato su piattaforme di trading CFD per negoziazioni al rialzo e ribasso come Markets.com.