Lloyds vieta l’uso delle carte di credito per l’acquisto di bitcoin

0
LLoyds Bank contro il Bitcoin

Da oggi chi ha un conto nel Regno Unito con il gruppo Lloyds avrà una difficoltà in più se intende investire il proprio capitale in criptovalute: è infatti vietato ai correntisti del gigante del credito, che controlla tra gli altri Halifax, MBNA e Bank of Scotland, l’utilizzo di carte di credito per l’acquisto di bitcoin. A preoccupare il Lloyds Banking Group sono le più recenti prestazioni di scambio sul mercato delle monete virtuali, dove in pochi giorni le quotazioni sono scese drasticamente al ribasso e una buona parte degli aumenti che hanno caratterizzato l’intero corso del 2017 sono stati ridotti in grande quantità, con Bitcoin che oggi è valutato sugli 8mila dollari contro i 19mila di dicembre.

Il gruppo bancario teme che i propri clienti, operando su un mercato altamente instabile come quello delle criptovalute, possano accumulare in fretta debiti e perdite sulle carte di credito, generando di conseguenza insolvenza e passività ai danni della stabilità dell’intero gruppo: è quindi la prima volta che sul territorio del Regno Unito che una banca impedisce ai propri correntisti di richiedere in credito denaro da investire su bitcoin.

Non è stato un buon inizio d’anno per il comparto delle monete virtuali che ha dovuto subire in successione le dure prese di posizione delle autorità cinesi, impegnate a disincentivare le attività di mining all’interno dei propri confini, e sudcoreane, decise a vietare del tutto gli scambi di criptovalute: anche i governi europei, assieme alla Casa Bianca, sembrano intenzionati a procedere verso una regolamentazione internazionale del mercato dei bitcoin, per evitarne la strumentalizzazione da parte di attività criminali e l’uso a scopo di riciclaggio di denaro sporco.

Anche il colosso dei social Facebook, infine, ha sbattuto la porta in faccia ai bitcoin, con la decisione di vietare sulle proprie pagine ogni tipo di pubblicità o annuncio concernenti le criptovalute, contro il rischio di frodi.