Mining Bitcoin: in Cina si spreca troppa energia

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Il governo cinese porta all'angolo i miner di Bitcoin in Cina per eccesso di energia elettrica

A rischio l’attività dei miner cinesi di Bitcoin: secondo un documento interno della Leading Group of Internet Financial Risks Remediation, la commissione istituita da Pechino nel 2016 per controllare i movimenti finanziari generati su Internet e il nuovo mercato delle criptovalute, si attende un giro di vite per limitare e disincentivare la creazione di moneta virtuale, come Bitcoin tra le altre, attraverso i complicati e dispendiosi, in termini di energia, calcoli alla base del mining. Nel promemoria datato 2 gennaio si richiede infatti alle autorità locali di prendere ogni provvedimento utile per spingere le attività che operano in mining sul territorio verso un’uscita dal mercato: tra gli strumenti proposti, aumenti della tassazione, disincentivi fiscali, stretta nelle licenze e autorizzazioni, tariffe dell’elettricità più pesanti.

Sebbene si tratti per il momento di una direttiva interna, indirizzata agli uffici locali dell’agenzia governativa per il controllo delle attività finanziarie in rete, c’è chi ravvede in essa una presa di posizione a livello centrale. La Cina è, al giorno d’oggi, tra i leader mondiali nella produzione di criptovaluta tramite mining: circa due terzi dell’energia dedicata in tutto il mondo a questa attività è infatti concentrata all’interno del gigante asiatico, e i più importanti produttori di hardware dedicato si trovano proprio all’interno della Grande muraglia.

La crescita impetuosa del mercato delle criptovalute, con quotazioni moltiplicate esponenzialmente nel giro di pochi mesi e Bitcoin a guidare la fila con un aumento di circa 1800% in soli 12 mesi, hanno indotto numerosi imprenditori locali a investire in questa redditizia attività. Le indiscrezioni degli ultimi giorni, però, segnalano la preoccupazione delle autorità per i risvolti sociali e economici di questa esplosione di nuovi centri di mining, che rischia di creare delicati squilibri nella distribuzione dell’energia elettrica, necessaria per il funzionamento delle potenti macchine di calcolo. Sotto esame soprattutto le aree di minore efficienza nella griglia di fornitura di energia, come lo Xinjiang, dove però parallelamente l’abbondanza di materie prime ha facilitato la nascita e la diffusione di nuovi centri di mining.

Oltre al mining, la criptovaluta Bitcoin è disponibile per il trading sulle exchange e sulle piattaforme di trading come quelle di IQ Option, eToro e Plus500.