Morgan Stanley: il Bitcoin vale zero. Ma è una provocazione

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In una nota un analista di Morgan Stanley il Bitcoin potrebbe valere zero

Se Morgan Stanley pubblica una nota in cui afferma che il Bitcoin potrebbe valere 0, è ovvio che numerose testate possano riportare un titolo tanto eclatante. Meno ovvio, che si vada più a fondo riguardo all’approfondimento offerto dalla stessa Morgan Stanley.

Infatti, in una sezione della nota intitolata “Tentativi di Valutare Bitcoin”, James Faucette, analista per Morgan Stanley, descrive come mai sia così difficile valutare il valore della criptovaluta.

Tra i vari punti, considera la complessità del sistema Bitcoin, l’impossibilità di paragonarlo ad una valuta tradizionale. Oltre che ad una valuta, è difficile paragonarla anche ad una forma di oro digitale o di network di pagamento (difficile scalabilità e senza costi di transazione). A proposito dei pagamenti, Faucette mette in risalto come il numero di grandi e-commerce che accettano Bitcoin (i primi 500 al mondo), sia diminuito da 5 a 3. Se la tendenza dovesse confermarsi, ampliandosi anche tra gli e-commerce minori e nessuno accettasse più Bitcoin, a quel punto il loro valore diventerebbe zero. Se una valuta non venisse accettata, sarebbe ovvio che non avrebbe più valore. Tanti se e tanti condizionali. Si tratta di un ragionamento-provocazione di un analista di una delle agenzie di rating più famose al mondo e che quindi riesce a creare risonanze mediatiche non indifferenti.

Ed ecco, che alla fine siamo arrivati al punto sui quali hanno iniziato a giocare con titoloni testate di tutto il mondo e italiane. Dato che si tratta di uno strumento finanziario sul quale, per quanto ambiguo, hanno investito migliaia di persone, è opportuno approfondire un’affermazione, prima di lanciarla sul web.

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