Quali sono stati gli effetti sul mercato, a 4 giorni dalla sua scoperta, del più imponente furto di criptovalute a seguito di un attacco hacker? Sorprendentemente le analisi comparative di oggi mostrano che gli investitori sembrano aver mantenuto la calma, e pur con qualche battuta d’arresto episodica a seguito delle notizie giunte dal Giappone, le quotazioni sono rimaste a livelli mediamente indisturbati, se non aumentati. Così, ad esempio, Bitcoin ha perso ieri un 4,1% ma rispetto a venerdì chiude con un +2,9%, mentre Ethereum, che nella sola giornata di lunedì ha lasciato a casa il 4,9%, registra un aumento del 12,7% nei confronti delle quotazioni di venerdì.
Gli avvenimenti sono oramai noti ai più: venerdì 26 gennaio la società di scambio di criptovalute Coincheck, con sede a Tokyo, ha dichiarato al pubblico di aver subito un attacco al proprio sistema di sicurezza: il bottino del colpo degli anonimi hacker consiste in un totale di 523 milioni di monete NEM (al momento la decima criptovaluta al mondo per capitalizzazione di mercato) per un valore totale di circa 535 milioni di dollari. I NEM sono stati trafugati da un portafoglio digitale online, collegato alla rete, normalmente più esposto a questo tipo di attacchi; per contro Coinbase, ad esempio, un’altra compagnia che offre servizi di scambio di criptovaluta, garantisce che il 98% delle sue monete virtuali sono conservate offline. Una volta assimilata la notizia, gli investitori sembrano aver reagito senza panico o allarmismo: non c’è stata infatti una corsa alla vendita e, di conseguenza, la caduta delle quotazioni che si aspettava.
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I mercati sembrano quindi aver assorbito il colpo con più elasticità rispetto al caso precedente, divenuto ormai di scuola, dell’attacco a Mt. Gox nel 2014, quando 850mila bitcoin scomparirono dalla società di scambi determinandone la bancarotta dopo breve tempo.
Coincheck ha reagito con fermezza e prontezza, dichiarando da subito di impegnarsi a restituire ai propri clienti danneggiati dal furto un totale di 425 milioni di dollari. Un chiaro segnale di solidità finanziaria che ha contribuito a placare il nervosismo degli investitori e a calmare i mercati.