Prezzi GPU più alti con Bitcoin: colpiti i gamer

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GPU collegate per il mining, nuovo incubo dei gamer

La Bitcoin mania ha colpito i gamer, per via del rialzo dei prezzi delle GPU. Lo smisurato aumento di interesse verso la criptovaluta ha infatti di fatto aumentato l’interesse anche per il cosiddetto mining, ovvero l’operazione per cui si conferma una transazione e si consente agli acquirenti e venditori di completare la compravendita.

Ebbene, il mining si compone di complesse operazioni matematiche, che nonostante vengano effettuate dai computer, richiedono molta energia e forza computazionale. Le GPU, quindi, più sono potenti e più hanno abilità di mining.

Da quando le GPU sono diventate, oltre a strumenti per l’aumento delle prestazioni di gioco, strumenti per l’aumento di potenziali guadagni, il loro prezzo medio è salito. Le operazioni di mining hanno anche lanciato gli acquisti “bulk”, ovvero in gruppo, poiché più GPU in rete funzionano ovviamente meglio, ai fini del mining. Una vera e propria corsa all’acquisto di GPU, quindi.

E così accade che schede grafiche di medio-alto livello, dalle AMD alle NVDIA, vedono le loro scorte diminuire a gran velocità, per le attività di mining di Bitcoin e di altre criptovalute.

Il sito Polygon.com, ad esempio, riporta che il prezzo di una Nvidia GTX 1070, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 380$ (a seconda del modello), ora si trova in vendita per più di 700$, proprio per via delle poche scorte disponibili. Un aumento che supera il +80%.

Tra le altre schede grafiche il cui prezzo è evidentemente aumentato, oltre alle Nvidia GTX 1070, vi sono anche Nvidia GTX 1060, GTX 1080, AMD Radeon RX 570, 580, Vega 56, Vega 64.

Una brutta tegola per i gamer, che per comporre la propria postazione, dovranno probabilmente affrontare delle spese extra, al fine di garantire alte prestazioni grafiche alle proprie performance di gioco.