Ripple e Google Pay insieme per rivoluzionare l’e-commerce

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Google Play potrebbe rivoluzionare l'e-commerce con Ripple

Google Pay potrebbe avere bisogno di Ripple. Per spiegarne i motivi, è necessario fare una premessa. Qualche giorno fa, Android Pay è stato nuovamente impegnato su Google Play, poiché il motore di ricerca sta testando sempre più le potenzialità delle ricerche tramite mobile, analizzando sempre meglio i comportamenti dei consumatori con tali dispositivi. Nel frattempo, è stato lanciato sul mercato Litepay che potrebbe divenire il primo collegamento sul mercato per i possessori di criptovalute, consentendo loro di pagare beni e servizi utilizzando Litecoin.

Ciò premesso, potrebbe prospettarsi una rapida evoluzione dei fornitori di servizi di pagamento, ragion per cui Google potrebbe avere bisogno del team di Ripple per una collaborazione che potrebbe portare ad un vero e proprio terremoto nell’universo delle criptovalute ma anche in quello di internet poiché andrebbe a cambiare le abitudini dell’e-commerce mondiale, già iniziato da Litepay ma che con Google potrebbe trovare una eco decisamente più forte.

Per rivoluzionare ulteriormente il web e l’e-commerce, tuttavia, Google ha bisogno di Ripple.

I motivi per cui Google ha bisogno di Ripple

Le ragioni sono principalmente tre. La prima ragione per cui Google avrebbe bisogno di collegarsi con Ripple sta nel fatto che questa sta conoscendo un exploit senza precedenti. Come abbiamo visto nei giorni passati, la tecnologia di Ripple è stata infatti adottata da banche centrali (del Regno Unito e successivamente dall’Autorità monetaria Saudita) al fine di regolare i pagamenti in modo più efficiente ovvero con meno costi e più velocemente. Ripple, quindi, ha il vento in poppa e Google potrebbe sfruttare il momento.

La seconda ragione sta nel vantaggio di Ripple come opzione di pagamento. I costi delle transazioni sarebbero econoici (0,0004 per transazione), in poco più di 3 secondi sulla rete Ripple. Dato che Google ha il pallino della velocità, questa condizione potrebbe diventare determinante.

La terza ragione è data dalla possibile integrazione con altri fornitori di servizi che già stanno pianificando di utilizzare Ripple. Due tra tutti: MoneyGram e Western Union. Entrambi stanno già testando la rete di Ripple per i pagamenti back-end per i trasferimenti di denaro. A queste si unice anche Banks. Una rete, questa, che Google potrebbe sfruttare proprio grazie al “fil rouge” di Ripple.

In tutto ciò, la quotazione degli XRP di Ripple oggi perde terreno per via delle odierne difficoltà del Bitcoin, dal quale si pensa che progressivamente le quotazioni di Ripple diverranno sempre più indipendenti, qualcosa che rassicurerebbe chi desidera acquistare Ripple. La criptovaluta è disponibile per la negoziazione su exchange come Kraken e piattaforme di trading come la piattaforma di trading CFD Plus500.

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