XRP segue BTC: gli investitori credono in Ripple?

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Ci si domanda se gli investitori di Ripple credano nel progetto nel lungo termine

La giornata per gli XRP di Ripple era iniziata magnificamente, con un rialzo del 5% in 24 ore che la portava sopra quota 1,20$ (1,22$ alle 3:15). Per tutta la mattinata, nonostante il crollo del Bitcoin, in ribasso di oltre il 20%, sembrava tenere per poi essere tirato giù fino ad una quota inferiore ai 0,7$ ovvero la media che l’ha contraddistinta nei passati giorni.

A partire dalle 15:30 è iniziato il recupero degli XRP sul dollaro, arrivando nuovamente sopra quota 0,90$ alle 16:45. Per le motivazioni si sarebbe potuto pensare ad un ritorno in carica degli investitori istituzionali, gli stessi che credono in un progetto il sui sistema è stato introdotto presso banche e network di pagamento di primo livello. Certo, tali motivazioni avrebbero avuto ottima ragion d’esserci.

Peccato, tuttavia, che il grafico del Ripple oggi abbia seguito quello del BTC, del Bitcoin. Così come riesce a portare giù, riesce anche a riportare su le quotazioni delle altre (praticamente tutte) le criptovalute. Negli scorsi giorni, in cui il Bitcoin scendeva, questo nesso sembrava quasi passato in secondo piano, soprattutto con Ripple. Oggi, invece, pare che tale nesso sia ritornato ad essere la legge che regola o sembra regolare di fatto i prezzi delle criptovalute.

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Ma perché se scende il Bitcoin scendono tutte le criptovalute?

Le principali criptovalute seguono dei progetti abbastanza differenti tra loro, così come diverse sono le tecnologie e le garanzie offerte. Ma perché allora, se il Bitcoin entra in una situazione di difficoltà, tutte le altre criptovalute seguono il suo corso? Allo stesso modo ci si potrebbe chiedere, come mai se il Bitcoin schizza al rialzo, crescono anche tutte le altre criptovalute?

Probabilmente, la spiegazione è più semplice di quanto si pensi. Chi ha investito inizialmente soltanto in Bitcoin, ha successivamente investito su tutte o quasi le altre criptovalute, nella speranza che ottenessero lo stesso tipo di successo.

Se la mentalità preponderante è quella del semplice comprare per guadagnare, lo stesso potrebbe valere per “vendere tutto per prendere profitto dalla plusvalenza appena le acque si agitano”. Questo si traduce in grandi scossoni, che non tengono minimamente in considerazione della validità di alcuni progetti come ad esempio quelli di Ripple ed Ethereum.

Probabilmente, tuttavia, vi saranno altri investitori con visioni più a lungo termine, che invece a questi progetti crederanno. Chi avrà ragione? Staremo a vedere.

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