Le nuove regole di WhatsApp, vietato ai minori

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Whatsapp cambia le regole vietato ai minori di 16 anni

Anche Whatsapp a quanto pare ha deciso di adeguarsi con quelle che sono le normative europee riguardanti la privacy. Nello specifico l’app di messaggistica istantanea ha alzato l’età minima per poter utilizzare il servizio da 13 a 16 anni andando incontro ai nuovi regolamenti che entreranno in vigore a partire dal 25 Maggio.
Le responsabilità per quanto riguarda l’Unione Europea saranno affidate alla delegazione irlandese la quale avrà il compito di vagliare tutte le situazioni all’interno dei confini europei.

Per quanto riguarda invece gli utenti esterni essi potranno continuare a rivolgersi alla sede centrale in California. Chi volesse fare causa a Whatsapp dovrà rivolgersi ai tribunali nazionali e in seconda battuta per l’appunto a quello irlandese, mentre per chi abita al di fuori di Europa, Stati Uniti e Canada la procedura sarà la medesima solo che in seconda battuta si farà riferimento alla Legge degli Stati Uniti.

Possibili scorciatoie

Come visto la novità più importante apportata da Whatsapp è quella relativa l’età minima. Tuttavia c’è da dire che questo tetto dei 16 anni è una prerogativa esclusivamente europea in quanto nel resto del mondo resta il convenzionale regolamento.
In più il management ha dichiarato che, se non si è in grado di accettare i termini di condizione dell’app in quanto aventi un’età inferiore ai 16 anni, lo si potrà far fare ai propri genitori o tutori.

Questo tipo di strategia però, seppur rispetti quelle che sono le normative europee le quali affermano che una cosa del genere sia del tutto lecita, rendono questo tipo di soluzione quasi completamente inutile. Per utilizzare l’app anche se non si hanno 16 anni infatti basta far accettare il tutto dai propri genitori. Un cambiamento che a questo punto appare più burocratico che altro.

Nel frattempo, Facebook, le cui azioni sono disponibili tra i titoli negoziabili su Markets.com e che ha acquisito Whatsapp, ha ripreso a crescere per via dei risultati di bilancio 2017.