CFD, guida semplice

Cosa sono i CFD? Come si usano? Forniamo qui una guida semplice per utilizzare gli strumenti più pratici per fare trading online su criptovalute, azioni, Forex e tanto altro.

Abbiamo già parlato del trading online, ovvero la pratica di negoziazione al rialzo o al ribasso per ottenere risultati dai rialzi o dai ribassi di prezzo di un determinato strumento. In questo articolo ci concentriamo invece sul trading di CFD, includendo tutti gli aspetti più importanti di questa attività.

Per iniziare, potete provare con una demo gratuita senza alcun deposito richiesto oppure sceglierla dalla sezione dedicata alle piattaforme di trading sul nostro sito.

Ecco cosa si può fare con il trading di CFD

Facciamo subito un esempio di trading con i CFD per poi spiegare i suoi aspetti più importanti.

Se desiderassimo eseguire un’operazione di trading al rialzo sui Bitcoin, ad esempio, potremmo selezionarli dalla lista degli strumenti per poi effettuare un ordine di acquisto.

Come effettuare un ordine sulla piattaforma di trading

Al contrario, si possono eseguire anche operazioni al ribasso, effettuando un ordine di “vendita”. Non si tratta di vendere ciò che si è acquistato in precedenza, ma semplicemente di aprire una posizione di tipo “vendita”, per ottenere profitto dai ribassi del prezzo.

Come potete vedere, si può seguire tutto sul grafico in tempo reale. Inoltre, a mercato aperto si può chiudere la posizione in qualsiasi momento si desidera, anche pochissimo tempo dopo l’apertura. In tal modo, si può approfittare dei forti rialzi o ribassi per ottenere risultati economici in tempi brevi. Ricordatevi soltanto che se il mercato vi sarà favorevole otterrete proporzionali profitti, altrimenti incorrerete in proporzionali perdite sul capitale investito.

Partiamo dalle basi, cosa sono i CFD?

Avete già lanciato la piattaforma? Molto bene. Tuttavia, vi consigliamo di avere un po’ di pazienza e leggere questa breve guida, in modo tale da avere chiaro ogni aspetto teorico e pratico utile per iniziare.

Innanzitutto, cosa sono i CFD? I CFD o Contratti per Differenza, sono strumenti ideati per offrire a chi desidera non investire troppi capitali, di accedere comunque al mercato finanziario. Questi strumenti infatti replicano le performance di un “sottostante”, ovvero un altro strumento finanziario.

Facciamo subito un esempio per chiarirci le idee.

  • Bitcoin: sottostante
  • CFD su Bitcoin: strumento finanziario che replica le performance del sottostante

Ciò significa che se il Bitcoin sale di valore, il CFD replica tale rialzo.

Come funzionano i CFD

Nota bene: fare trading su Bitcoin quindi non significa acquistare Bitcoin, bensì negoziare strumenti (i CFD) che consentono di ottenere risultati economici proporzionali alle variazioni dei Bitcoin.

Lo stesso vale per tutte le tipologie di sottostante. Ad esempio, i CFD Ferrari per le azioni Ferrari, i CFD Apple sulle azioni Apple. Lo stesso vale anche per il Forex, le materie prime (il petrolio, l’oro ecc.) e gli altri strumenti finanziari sui quali si può negoziare.

Ma perché valutare l’idea di fare trading su bitcoin anziché comprare Bitcoin?

Operare con piccoli ridotti

Invece di investire migliaia di euro per acquistare un Bitcoin o una sua frazione, per guadagnare con i Bitcoin si può pensare anche di fare trading con i CFD.

Ma perché con i CFD si risparmia?

Semplice, perché i CFD sono soggetti alla leva finanziaria. Ciò significa che se la leva applicata da un broker è pari a 1:10, per aprire la posizione su un Bitcoin o una sua frazione, occorrerà un margine (così viene chiamato il capitale richiesto) pari a 1/10 del valore nominale, ovvero al valore complessivo su cui si negozia.

Facciamo un esempio facile.

Francesco desidera “investire” sul Bitcoin perché è convinto che salirà di valore nelle ore e/o giorni successivi. Per farlo, può acquistare un Bitcoin spendendo ad esempio 7.000€, oppure può negoziare 700€ con i CFD.

Nel caso decida di investire su 1/10 di Bitcoin, potrà acquistarlo per 700€, oppure potrà negoziare 70€ con i CFD.

Vedremo, sempre in questo articolo, quali sono i costi da considerare per tale operazione, che comunque offre la possibilità di operare con budget molto più esigui rispetto all’investimento tradizionale.

Trading automatico, per difendersi o prendere profitto

Una delle funzioni più utili e interessanti presenti in tutte le migliori piattaforme di trading è il cosiddetto trading automatico.

Trading automatico, qualcosa di fantascientifico? Un trucco? Assolutamente no.

Le piattaforme di trading sono dei software, perciò oltre a ricevere gli ordini da parte del trader (l’utente, cioè voi!), consente di impostare degli ordini di trading automatico.

Gli ordini di trading automatico più importanti sono:

  • STOP LOSS: per ordinare alla piattaforma di chiudere un’operazione nel caso si raggiunga un determinato livello di perdita impostato dall’utente.
  • TAKE PROFIT, STOP LIMIT O LIMIT ORDER: per dire alla piattaforma che si è raggiunto il profitto desiderato e che quindi può chiudere l’operazione
  • STOP OPERATIVO O TRAILING STOP: una funzione “speciale”, che cambia automaticamente il livello dello STOP LOSS nel caso in cui il mercato vada a favore del trader. Ad esempio, quotazione 100, stop loss a 90, il mercato si muove a 110, lo stop loss viene portato a 100. Praticamente si mette da parte ciò che si è “guadagnato” con la movimentazione dei prezzi. Questo tipo di ordine potrebbe trovarsi sotto la voce “avanzate”.

Tutti e tre questi ordini sono utilissimi soprattutto per i mercati più volatili, come quello delle criptovalute.

Ordini di trading automatico

A questi si aggiungono altri tipi di ordine che sono presenti a seconda della piattaforma di trading utilizzata. Per il nostro esempio abbiamo utilizzato la piattaforma Plus500.

I costi del trading online

Facciamo qui una sintesi “brutale” dei costi del trading applicati dai cosiddetti “discount broker”, ovvero i broker online di CFD che lasciano operare l’utente in piena autonomia, senza costosi consulenti di vario tipo.

  • Piattaforma per conto demo: gratuita
  • Piattaforma per conto reale: gratuita ma potrebbe prevedere dei piccolissimi costi periodici per inattività (tipo ogni 3 mesi). Se avete intenzione di non usare più il conto reale per molto tempo o non usarlo più, in alcuni casi è conveniente chiuderlo.
  • Commissioni: i broker online non applicano commissioni.
  • Spread: questo è il vero costo del trading. Per ogni posizione aperta, il broker trattiene una piccolissima percentuale, calcolata sul valore complessivo nominale della singola operazione. Questo varia molto a seconda dello strumento finanziario che si negozia. Gli spread più alti sono previsti per le criptovalute.
  • Servizi aggiuntivi: a seconda del broker e della piattaforma, potreste richiedere servizi aggiuntivi a pagamento, ma per l’appunto sarete voi a selezionarli e richiederli. Ad esempio, servizi di segnali extra, analisi finanziarie aggiuntive personalizzate ecc. Tali servizi sono oggi spesso offerti gratuitamente.