Bitcoin ad un anno dal boom

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All’inizio di dicembre dello scorso anno Bitcoin viaggiava sopra quota 20.000 dollari per poi subire un duro colpo proprio durante gli ultimi giorni dell’anno. Oggi, al giorno 8 dicembre del 2018, la situazione è decisamente cambiata. Il valore del singolo bitcoin infatti è appena superiore a 3000 dollari, con un calo sostanziale che lo vede praticamente a quote pre-boom.

Se qualcuno si è tenuto “nella cassaforte” i propri BTC senza venderli al momento della grande esplosione sul mercato, forse in questo momento si sta pentendo di non averlo fatto, non solo per non aver preso profitto, ma anche perché un secondo boom sarà davvero molto difficile. Infatti, il mercato si è “scottato” parecchio e difficilmente metterà un’altro palloncino sul ferro da stiro.

Le contrattazioni sul bitcoin procedono al ribasso, con degli sprazzi che vanno proprio in questa direzione.

L’attuale situazione vede al primo posto per capitalizzazione il bitcoin (valore 3400 dollari), il ripple (valore 0,30 dollari), ethereum (88 dollari), stellar (0,11 dollari) e bitcoin cash (107 dollari).

L’unico a dare qualche segnale positivo è il Bitcoin SV, nato dopo la scissione del Bitcoin Cash. Ad ogni modo, proprio questa scissione ha lanciato altro fango sull’intero settore, poiché l’investitore medio non ha “compreso bene” tale operazione. Per usare un eufemismo. Il settore delle criptovalute torna ad essere un settore fine a se stesso, almeno per il momento.

Sul valore del Bitcoin si può negoziare al rialzo e al ribasso tramite la piattaforma di trading CFD Markets.